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Italia Svezia e quegli sms dei calciatori che spiegano il rapporto incrinato con Ventura

Italia Svezia

Italia Svezia, vengono alla luce sms anonimi che svelano il rapporto mal fermo tra giocatori e il ct Ventura. Minacce e pressione nel pre-partita.

Non si placa la tempesta scatenata dalla partita di calcio Italia Svezia. Dopo le polemiche che hanno investito i vertici della Figc e le conseguenti dimissioni del ct della nazionale Giampiero Ventura, arriva una nuova scossa. Vengono alla luce alcuni sms scambiati tra i giocatori che mostrerebbero dei torbidi retroscena nel pre-match Italia Svezia. Gli sms testimoniano un clima teso e per nulla solidale tra il ct Ventura e i giocatori della nazionale. Un clima dove manca la fiducia reciproca e dove molte sono le spaccature.

I messaggi contengono parole ed espressioni di sfiducia totale per la partita. Qualcuno poeticamente usa la metafore della squadra come una nave senza comandante. Sembra insomma un quadro che descrive un fallimento già annunciato. Un sospetto confermato quello che voleva la squadra contro l’allenatore. Negli sms sembra unanime il consenso sul fatto che avrebbero ottenuto migliori risultati se a guidarli fosse stato Buffon. L’uomo che ha messo la faccia e che ha perso l’occasione del suo sesto mondiale consecutivo.

Italia Svezia: i retroscena

Gli sms sono giunti in forma totalmente anonima presso le agenzie di stampa. Il mittente pare essere qualcuno all’interno della nazionale stessa. Secondo alcune indiscrezioni non ancora confermate, ci sarebbero state indebite pressioni dei ct sui giocatori. Pressioni esercitate nella scelta dei giocatori da schierare e sul modulo del gioco. Ordini che se non fossero stati eseguiti ed accettati avrebbero portato alle dimissioni premature di Ventura poco prima del Match a San Siro. Il resto sappiamo com’è andato: un pareggio che è costato il mondiale. Ma la storia continua. Mentre Buffon ha affrontato a fine partita cronisti e telecamere mentre si scioglieva in lacrime, Ventura si è rintanato nello spogliatoio. Non ha messo fuori la testa per due ore.

Prima ha minacciato le dimissioni, poi al momento opportuno non le ha date, smentendole nettamente. Poi ha dovuto assolutamente rassegnarle per ordini che arrivavano dai piani alti. Non poteva sfuggire a questa sua condanna. Le dimissioni sono state ordinate per riparare al danno d’immagine che ha arrecato alla Nazionale e al calcio italiano. Danno anche economico causato dalla sconfitta tra Italia Svezia. La mancata partecipazione al Mondiale 2018 è costato circa 80 milioni di euro tra premi, diritti televisivi e sponsor. Le scuse sono state obbligate. Nel chiedere scusa ha chiesto la parcella di buona uscita: circa 700mila euro per i servigi regi alla squadra della Nazionale Italiana. Questi sarebbero lo stipendi dei restanti 7 mesi del suo contratto

La Figc

Nel frattempo non si svecchiano i vertici della Figc. Tavecchio resta in carica al suo posto nonostante le richieste. Si è detto profondamente deluso dalla vicenda. Rilancia la nazionale per il prossimo futuro affidandola alla guida già sperimentata del ct Carlo Ancelotti. Mossa che assicurerebbe a Tavecchio la possibilità di restare ancora saldamente al comando.