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Ius Scholae in Commissione, toni accesi tra il deputato Mollicone (FDI) e la presidente Casa

Mollicone

Non sono passate inosservate le urla del deputato di FDI Mollicone in Commissione alla Camera: oggetto della bagarre la votazione sullo Ius Scholae.

Toni accesi in commissione alla Camera tra il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone e la presidente Vittoria Casa, un tempo pentastellata e ora facente parte del nuovo gruppo di Di Maio Insieme per il futuro: l’esponente di centrodestra ha lamentato l’imposizione della votazione a parere favorevole sullo Ius Scholae senza consentire le dichiarazioni di voto.

Ius Scholae: toni accesi in Commissione

Il provvedimento redatto dalla commissione Affari Costituzionali è quello che vorrebbe dare diritto di cittadinanza ai bambini immigrati (giunti in Italia prima di aver compiuto i 12 anni) che abbiano concluso un ciclo di studio di cinque anni. La commissione doveva esprimere un parere consultivo alla proposta di legge, calendarizzata per il 24 giugno, ma Mollicone ha contestato la presidente adducendo che “è stata imposta la votazione a parere favorevole senza consentire le dichiarazioni di voto, senza accertare le osservazioni proposte dal centrodestra e senza terminare la votazione con i contrari e gli astenuti“.

Oltre a questo, i deputati Valentina Aprea, Daniele Belotti e Federico Mollicone (rispettivamente di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia) che hanno scritto la dichiarazione congiunta hanno fatto sapere che scriveranno al Presidente Roberto Fico per richiedere la votazione in tempo brevi.

La replica del centrosinistra

A loro si sono opposti i componenti del centrosinistra della Commissione, secondo cui la seduta si è svolta nel pieno rispetto del regolamento parlamentare: “Le dichiarazioni degli onorevoli Belotti, Mollicone e Aprea riguardo al mancato rispetto delle norme sono del tutto pretestuose e fuori luogo. Ad aver ostacolato la regolarità dei lavori sono stati, invece, i comportamenti non consoni e fuori le righe dell’onorevole Mollicone, più volte richiamato all’uso di toni civili dalla presidente Casa“.