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Ius soli sportivo, cos'è e perchè Malagò lo ha chiesto dopo l'oro di Jacobs a Tokyo 2020

Giovanni Malagò

Malagò vuole rivedere la legge sullo "ius soli sportivo", in vigore in Italia dal 2016. Arriva la replica di Matteo Salvini.

La vittoria olimpica di Marcell Jacobs avvenuta ieri, 01/08/2021, ha riacceso il dibattito su un tema che spesso ha spaccato in due l’opinione pubblica: lo “ius soli“, in questo caso lo “ius soli sportivo“.

Ius soli sportivo, cos’è e perchè Malagò lo ha chiesto dopo l’oro di Jacobs a Tokyo 2020. La proprosta di Malagò

A riproporre questo tema il Presidente del Coni Giovanni Malagò, che dopo l’oro olimpico di Jacobs, nato negli Stati Uniti da padre americano e madre italiana, ha affermato a caldo: “Non riconoscere lo ius soli sportivo è folle“. Ma cosa significherebbe adottare questo “ius soli sportivo”? Adottare lo “ius soli sportivo” permetterebbe di far accedere alle competizioni sportive per le squadre italiane i cittadini stranieri minorenni che non hanno ancora lo status di cittadini italiani. In Italia è già stato adottato dal 2016 lo “ius soli sportivo”, ma in maniera molto limitata. La proposta di Malagò è quella di eliminare delle restirizioni alla legge, in quanto le vittorie degli atleti che rappresenterebbero l’Italia sono motivo d’orgoglio per la nostra Nazione e per evitare il traffico illecito di giovani calciatori.

Ius soli sportivo, cos’è e perchè Malagò lo ha chiesto dopo l’oro di Jacobs a Tokyo 2020. Lo “ius soli sportivo” nell’ordinamento italiano

In Italia, come accennato in precendeza, la legge sullo “ius soli sportivo” è entrata in vigore nel 2016 per favorire l’integrazione sociale attraverso lo sport. Tale legge prevede che tutti gli immigrati, sprovvisti di cittadinanza italiana e con un’età massima di 17 anni, possano essere tesserati da un club italiano e partecipare regolarmente alle competizioni. Vi è però un requisito minimo per poter usufrire di questa legge, ossia essere residenti in Italia almeno dal compimento del decimo anno d’età. Ciò che limita questa legge è il fatto di non poter essere convocati alle selezioni nazionali, quindi non competere con la casacca azzura fino all’ottenimento dello status di cittadino italiano, che si può richiedere una volta raggiunta la maggior età: 18 anni.

Ius soli sportivo, cos’è e perchè Malagò lo ha chiesto dopo l’oro di Jacobs a Tokyo 2020. La replica di Salvini a Malagò

Non poteva mancare la risposta del leader della Lega, Matteo Salvini, che con gli altri partiti del centro-destra si è da sempre opposto all’adozione dello “ius soli”. Matteo Salvini ha replicato a Malagò dicendo: “Oggi sono strafelice delle medaglie, ma con lo ius soli non c’entra nulla. Non c’è nulla da cambiare. La legge va bene così com’è. Spero che ne vinciamo sempre di più ma con lo ius soli non c’entra un fico secco“. Salvini ha fatto intendere, con le sue parole, che non ha voglia di riaprire un dibattito che dopo il 2015 è quasi finito nel dimenticatoio.