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Jack Vanore ha spiegato perché, nel 2020, ha lasciato Uomini e Donne. Dopo essere stato corteggiatore e tronista, era tornato nel programma di Maria De Filippi come opinionista.
Jack Vanore: perché ha lasciato Uomini e Donne?
Intervistato da Fanpage.it, Jack Vanore si è raccontato un po’. Nel 2020, l’ex corteggiatore ed ex tronista ha lasciato Uomini e Donne, dove era tornato nei panni di opinionista. All’epoca disse: “Non si tratta di un addio ma di un arrivederci“. Come mai ha fatto questa scelta? Fino ad oggi, Jack non aveva mai spiegato il motivo, ma adesso ha voluto mettersi a nudo: ha una malattia autoimmune.
Jack Vanore ha una malattia autoimmune
Vanore ha raccontato:
“Non sono stato bene, mi è stata diagnosticata una patologia autoimmune. Preferisco non scendere troppo nei dettagli, ma a causa di questo problema di salute ho dovuto fermarmi. (…) Ci sto lavorando e sta andando in regressione. È sotto controllo. Devo dire che oggi sto bene. Ho ripreso a fare sport, a lavorare, a fare tutto. Meglio di prima. Mi sento una persona sana al 100%.
Jack non è voluto entrare nei dettagli, ma ha spiegato di aver lasciato Uomini e Donne perché ha scoperto di avere una malattia autoimmune.
Jack ha cambiato vita, ma tutti gli sono stati vicino
Jack Vanore è stato costretto a cambiare vita, ma ha ammesso che tutta la produzione di Uomini e Donne gli è rimasta vicino. Ha raccontato:
“Maria De Filippi e tutti coloro che lavorano con lei mi sono stati vicino. Sono sempre stati molto presenti mentre affrontavo questo problema, che tanto piccolo non è stato. Hanno capito subito l’importanza del mio stop. In questi momenti si vedono i veri amici, le persone che tengono a te e posso garantire che Maria e Raffaella mi vogliono bene. Questa patologia mi ha costretto a cambiare vita. (…) Per me all’inizio è stato complicato, ma oggi posso dire che è stata la mia più grande fortuna. Ora vivo il presente, frequento persone sulla mia stessa lunghezza d’onda, cerco di essere positivo e andare avanti. Non penso al passato né al futuro, perché so benissimo che anche se programmo il domani, se lo idealizzo o lo immagino, difficilmente le cose andranno secondo i piani”.