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Jamie Lee Curtis a Venezia: Hollywood cambia grazie alle donne

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Venezia, 8 set. (askanews) - E' arrivata a Venezia per ricevere il Leone d'oro alla carriera e presentare "Hallowen kills", ultimo film della celebre saga horror di cui è anche produttrice. Jamie Lee Curtis debuttò nel 1978 proprio con "Halloween - La notte delle streghe" di John Carpenter e ha ...

Venezia, 8 set. (askanews) – E’ arrivata a Venezia per ricevere il Leone d’oro alla carriera e presentare “Hallowen kills”, ultimo film della celebre saga horror di cui è anche produttrice. Jamie Lee Curtis debuttò nel 1978 proprio con “Halloween – La notte delle streghe” di John Carpenter e ha ripreso diverse volte il ruolo di Laurie Strode. Ma la figlia di Tony Curtis e Janet Leigh ha avuto moltissimi successi nella sua lunga carriera, da “Una poltrona per due” a “Un pesce di nome Wanda”, da “True lies” a “Cena con delitto”. A proposito del premio e dell’ultimo film dice:

“Ero completamente scioccata quando mi hanno dato la notizia del premio. Ora sto qui, è surreale ma sono io, indosso il vestito che avevo al matrimonio di mia figlia. Non mi sarei mai sognata di essere protagonista di un film a 62 anni. Sono entusiasta di poter fare ancora il mio lavoro. Se vedi questo film, Laurie è molto tosta, non è certo una parte glamorous, ma la cosa più bella è che è reale. E la cosa più importante per me è essere autentica”.

L’attrice ha visto molte trasformazioni nel cinema americano durante la sua lunga carriera, soprattutto per quanto riguarda i ruoli femminili: “Penso che il sistema hollywoodiano stia cambiando perché le donne stanno prendendo posizioni di leadership in ogni settore: politica, arte, musica. Penso vedremo un cambiamento”.

Il ruolo di Laurie, che lei ha ripreso più volte nella sua carriera, è stato una novità per il cinema americano 40 anni fa: una donna forte, che non doveva essere bella e basta: “Laurie sopravvive grazie alle sue capacità. Due anni fa era protagonista di un film in cui c’è un trauma femminile, che coincideva con una ribellione femminile in tutto il mondo, in questo film c’è un trauma collettivo, con persone che si ribellano, che è quello che sta succedendo in tutto il mondo. Le persone, oggi, sono arrabbiate”.