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Jerry Calà dopo l'infarto, parla il medico che l'ha operato: "E' in sub intensiva"

Jerry Calà dopo infarto

Jerry Calà dopo l'infarto: il medico che l'ha operato parla delle sue condizioni di salute.

Qualche giorno fa, Jerry Calà ha avuto un infarto. Ricoverato e operato immediatamente presso la Clinica Mediterranea di Napoli, adesso è in terapia sub intensiva. Il medico che lo ha in cura ha parlato delle sue condizioni.

Jerry Calà dopo l’infarto: parla il medico che l’ha operato

Jerry Calà è fuori pericolo. Qualche giorno fa, mentre si trovava a Napoli per girare un film, ha avuto un infarto. Immediatamente trasportato presso la Clinica Mediterranea di Napoli, è stato operato. Il dottor Carlo Briguori, responsabile della cardiologia interventistica della struttura, è intervenuto a Pomeriggio5 e ha parlato delle sue condizioni di salute.

Come sta Jerry Calà?

Attualmente Jerry è ricoverato in terapia sub intensiva. Il medico che lo ha in cura ha dichiarato:

“Calà sta bene per fortuna. Il 118 l’ha portato con emergenza per infarto acuto, si trovava in un albergo qui vicino e nel giro di cinque minuti è arrivato qui. (…) Abbiamo riaperto l’arteria chiusa e ristabilito il flusso del sangue in modo tale da prevenire danni irreversibili al cuore. Ha lasciato la terapia intensiva, nelle prime ore bisogna stare lì perché le complicanze possono intervenire in qualsiasi momento anche dopo l’apertura delle arterie. Ora è in una stanza, sempre monitorizzato. È in sub intensiva e sta bene, non ha più i sintomi che ha avuto al momento dell’infarto come il dolore toracico e la difficoltà al respiro e gli indici sono in netto miglioramento. La decorrenza è positiva”.

Jerry Calà sta bene, ma ha rischiato la vita

Jerry Calà sta bene, ma il medico ha sottolineato che “quel tipo di infarto ha una mortalità elevata“. Fortunatamente, l’attore è stato in grado di riconoscere subito il malore. Il dottor Briguori ha dichiarato:

“L’infarto avuto è serio, l’importante è che abbia riconosciuto il problema. Di solito i sintomi vengono sottovalutati. Questo infarto ha una mortalità molto elevata se non si raggiunge l’ospedale in tempi adeguati. Per fortuna in questo caso non è successo e la prognosi è favorevole”.