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Jesolo, uscito dal coma il ragazzo picchiato in discoteca. Si cerca ancora l'aggressore

La vittima

E’ uscito dal coma Daniele Bariletti, 24 anni, il ragazzo picchiato in una discoteca di Jesolo a pochi giorni di distanza dall’episodio di Lloret de Mar. L’aggressore è ancora in fuga.

Daniele Bariletti sta meglio

Primo piano

Si è svegliato dal coma e sta meglio Daniele Bariletti, il 24enne di Pianiga (Venezia) picchiato la notte di Ferragosto in una discoteca di Jesolo, il Vanilla Club, dove era andato a ballare con la fidanzata e gli amici. Ricoverato all’Ospedale all’Angelo di Mestre dove ha subito due delicati interventi, ha potuto lasciare il reparto di Rianimazione per essere trasferito in quello di Neurochirurgia. Era stato colpito in faccia da due pugni che gli sarebbero stati sferrati da uno dei gestori del locale e gli inquirenti stanno indagando sulla dinamica dei fatti. Soprattutto stanno cercando l’aggressore, che è ancora in fuga. I responsabili della discoteca dove è avvenuta il drammatico episodio, si sono detti disposti a collaborare, fornendo alcune testimonianze. Il pestaggio si sarebbe verificato in un privè – dove Daniele Bariletti si era appartato con la fidanzata – da parte di un giovane che aveva “un’ età compresa tra i 24 e i 28 anni, corporatura impostata, alto un metro e 90, biondo con gli occhi azzurri” – così lo hanno descritto i genitori dell’aggredito, sulla base dei racconti degli amici del figlio -; un giovane che era apparso “in stato di alterazione” e avrebbe gettato una bevanda addosso al ragazzo che poi avrebbe ridotto in fin di vita. Daniele avrebbe protestato e a quel punto sarebbe stato picchiato: questa è la versione dei suoi familiari. Invece i gestori dei locali della zona sostengono che non sarebbe stato il titolare del Vanilla Club, a versargli una bevanda addosso, ma al contrario sarebbe stato lui a versare involontariamente quella che aveva in mano, sulla scarpa del titolare, il quale allora sarebbe andato in collera, iniziando a picchiare il 24enne. Poi la vittima è stata soccorsa e accompagnata dagli amici all’ospedale di Jesolo.

Il commento dei genitori

La testimonianza del padre

I genitori di Daniele Bariletti, sottolineando che “l’aggressore sarebbe stato fermato dal personale di sicurezza del Vanilla, ma lasciato andare senza neppure accertarne le generalità, suggerendo agli amici di nostro figlio di chiamare il 118 incuranti della gravità della situazione”, hanno fatto riferimento alla tragica vicenda del ragazzo italiano ucciso a calci e pugni in una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna, nella notte di venerdì e sabato scorsi, denunciando che non c’è mai abbastanza sicurezza e vigilanza, quando avvengono fatti del genere nelle discoteche. “I pugni che hanno sfondato la fronte di nostro figlio Daniele – hanno detto i signori Lucia e Maurizio (l’uomo nella foto, ndr) – sono stati sferrati per uccidere. Ci appelliamo alle forze dell’ordine, sia per individuare l’aggressore ma anche per il tipo di indagine. Si tratta di tentato omicidio”, hanno anche detto chiedendo giustizia.

“Nei giorni scorsi – hanno aggiunto – seguivamo indignati quanto successo in Spagna, speranzosi che un fatto del genere non potesse accadere ma purtroppo non è stato così. Possibile che un ‘club’ e soprattutto la vigilanza non riesca a gestire tali situazioni? Non possiamo accettare che un locale di divertimento diventi un luogo di violenza”.