Redazione Notizie.it Dopo l’attesa, è uscito ieri, nelle sale il film “Julieta” di Pedro Almòdovar. Al Festival di Cannes il ritorno del regista ha portato acclamazione ma anche un po’ di delusione nei confronti di un film per molti non all’altezza dei grandi capolavori del regista. Il racconto manca di un finale che faccia quadrare tutta la storia.
La trama del film è questa: Julieta è una professoressa che decide di trasferirsi dalla Spagna al Portogallo per seguire l’amore. Prima della partenza ricorda la sua adolescenza e nel farlo, appaiono ricordi dimenticati. Invia una lettera alla figlia Antia, che non vede da oltre tredici anni. In partenza decide di rimanere a Madrid dopo aver incontrato Beatriz, l’amica della figlia. Antia è andata via di casa quando aveva diciotto anni e Julieta vuole assolutamente sapere il perchè di questa fuga.
Il film, basato sui racconti di Alice Munro, torna a esplorare l’universo femminile, amato molto da Almòdovar. Protagonista è Julieta, donna matura, madre segnata dalla vita. Poi s’indaga nella sua gioventù tenace. Per tornare ad un presente sconosciuto. La interpretano Emma Suárez e Adriana Ugarte, bravissime a mostrare le sofferenze e gioie della donna.
Almòdovar ricorda: “La donna non solo dà la vita, ma è più forte nel combattere, gestire, soffrire e godere di tutto ciò che offre la vita”. Solo il caso è più forte di lei”.
