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Ue, Juncker: 'Europa nel quinto anno di ripresa economica'

Juncker

Nel corso di un discorso sullo Stato dell'Unione, Jean Claude Juncker ha dichiarato: "In Europa siamo al quinto anno di crescita economica".

Il Presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, durante il discorso sullo Stato dell’Unione alla plenaria dell’Europarlamento ha dichiarato che “in Europa siamo al quinto anno di crescita economica”.

Le parole del Presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker

Nel corso del suo discorso sullo Stato dell’Unione svolto alla planaria dell’Europarlamentare, il Presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, ha dichiarato: “In Europa siamo al quinto anno di crescita economica”.

Lo stesso Juncker ha poi successivamente aggiunto: “La crescita ora è vicina a quella degli Stati Uniti, con il +2,2% per la zona Euro. Dieci anni dopo che la crisi ha colpito, l’economia europea rimbalza. Il vento è di nuovo nelle vele dell’Unione”.

In altre parole, Juncker ha fatto capire che il le condizioni favorevoli dell’economia possono permettere di sfruttare il momento per rilanciare l’Unione Europea. E’ questo più o meno il senso del messaggio che il Presidente della Commissione Ue ha voluto dare: “L’economia riprende in ogni Paese e si estende. Sono stati creati 8 milioni di nuovi posti di lavoro e 230 milioni di europei lavorano, più di quanti fossero prima della crisi. Ora è il momento di costruire una Unione europea più integrata con l’occhio al 2025″.

L’intervento di Juncker sul tema dell’immigrazione: l’omaggio all’Italia

Sempre nel corso del discorso sullo stato dell’Unione al Parlamento europeo riunito a Strasburgo, Juncker ha voluto dare un tributo particolare all’Italia per quanto riguarda il tema dell’immigrazione, una delle cinque priorità dell’azione europea illustrate dal Presidente.

Juncker infatti ha voluto rendere omaggio all’Italia soprattutto per la sua perseveranza e disponibilità e ha sottolineato: “Io stesso e la Commissione lavoriamo in armonia con il primo ministro Paolo Gentiloni e con il suo governo. Nel Mediterraneo centrale, l’Italia salva l’onore dell’Europa“.

Poi il discorso si è spostato su un altro spinoso argomento. Ovvero quello del tanto discusso ingresso della Turchia nell’Unione Europea. Su questo tema il Presidente ha precisato: “Durante questo mandato non ci sarà nessun nuovo ingresso, quindi neanche la Turchia entrerà nel breve periodo”.

E infine ha concluso: “Si è allontanata dall’Unione europea. I giornalisti devono far parte di un dibattito anche caldo e animato, non devono finire in prigione. Faccio appello oggi poteri turchi, lasciate andare i giornalisti, non soltanto nostri, smettete di chiamare i nostri leader fascisti o nazisti”.