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Just Italia, inaugurato il Training center just academy

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Verona, 28 set. (Labitalia) - Taglio del nastro a Grezzana (Verona) per il Training center just academy, inaugurato oggi dalla direzione di Just Italia al fianco del sindaco Arturo Alberti, della giornalista e attivista afghana Rahel Saya, dell’attrice e regista Simona Izzo e della vicepreside...

Verona, 28 set. (Labitalia) – Taglio del nastro a Grezzana (Verona) per il Training center just academy, inaugurato oggi dalla direzione di Just Italia al fianco del sindaco Arturo Alberti, della giornalista e attivista afghana Rahel Saya, dell’attrice e regista Simona Izzo e della vicepresidente di Pangea Onlus Simona Lanzoni, e dedicato alla formazione femminile per la vendita diretta nel settore della cosmesi naturale Just.

“Se guardiamo alle nostre consulenti all’esterno – dichiara il presidente di Just Italia, Marco Salvatori – abbiamo circa 30mila consulenti e il 95% sono donne. Scherzando dico sempre che dobbiamo istituire le quote azzurre. Noi crediamo fortemente nel lavoro femminile e riteniamo che le donne spesso hanno una marcia in più. Il lavoro permette ad ogni donna di realizzarsi e diventare indipendente”.

L’inaugurazione è stata anche l’occasione per dar vita ad un talk sul tema: 'Donne: formazione e lavoro come strumento di rinascita e libertà', moderato dalla giornalista Rai Marzia Roncacci e dedicato al ruolo attuale della donna, in particolare nel mondo lavorativo e in una società che vede ancora disparità di trattamento economico di genere e discriminazione nell’accesso ai ruoli apicali delle aziende.

“La formazione deve essere libera per tutti e per le donne è ancora più importante, soprattutto in Italia dove il livello di istruzione fa la differenza per l’ingresso nel mondo del lavoro”, ha dichiarato in collegamento dall'Università di Torino la sociologa Chiara Saraceno, presidente del comitato scientifico per la valutazione del reddito di cittadinanza del governo Draghi.

"Ho vissuto anche io delle discriminazioni – ha affermato Simona Izzo – perché il lavoro dell’artista è molto difficile. Il mio primo lavoro l’ho dovuto firmare come Simone Izzo”.

Nel corso dell’incontro è stato inoltre annunciato il progetto di Fondazione Just Italia per supportare le attività umanitarie di Fondazione Pangea Onlus a favore delle donne dell’Afghanistan. Un sostegno concreto, che ha visto il presidente di Just Italia Marco Salvatori consegnare ufficialmente un assegno da 100 mila euro a Simona Lanzoni, vicepresidente di Pangea Onlus. Ancora una conferma del forte impegno sociale della Fondazione, che negli ultimi 13 anni ha finanziato progetti per oltre 5,4 mln di euro.

"Fondazione Pangea – ha ricordato Simona Lanzoni, vicepresidente Pangea – da molto tempo è vicina alle donne afghane; dal 2008 ha iniziato a lavorare anche con le donne in Italia. Siamo molto contenti che fondazione Just abbia pensato a noi, collaborando con lo stesso slogan: ‘Mai più sole’, mai più sole le donne in Afghanistan ma anche in Italia. Questo è un bellissimo messaggio, non solo da parte nostra ma anche della Fondazione Just”.

Tra i momenti più coinvolgenti dell’evento, anche la straordinaria testimonianza della giornalista e attivista afghana Rahel Saya, costretta a fuggire dalla sua terra dopo la caduta della città di Kabul in mano ai talebani: “Il mondo ha bisogno del sorriso delle donne. Non si devono fare differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo – ha aggiunto Rahel – anche le donne possono lavorare al fianco degli uomini e tutte le società devono assicurare la libertà alle donne di lavorare come gli uomini, di garantire l’autonomia".

"Prima da noi in Afghanistan – ha ricordato – c’era il regime dei talebani, che ha distrutto tutte le conquiste precedenti. Poi con il crollo del loro regime abbiamo assistito ad alcune conquiste anche sul piano lavorativo. Con il recente ritorno dei talebani abbiamo perso tutto di nuovo".