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Juve, novità sull'inchiesta: accordi segreti con altri club

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Il nuovo sviluppo investigativo su cui stanno lavorando i magistrati torinesi riguarda principalmente alcuni possibili accordi segreti della Juventus con altri club.

Le novità sull’inchiesta che accusa gli ex vertici della Juventus di falso in bilancio e false comunicazioni sociali, riguardano i possibili accordi segreti con altri club, per acquisti e cessioni di calciatori.

Juve, novità sull’inchiesta: accordi segreti con altri club

Gli accordi segreti con altri club, per acquisti e cessioni di calciatori, sarebbero il nuovo filone dello sviluppo investigativo su cui stanno lavorando i magistrati torinesi, che accusano gli ex vertici della Juventus, tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli e il suo vice Pavel Nedved, di falso bilancio e false comunicazioni sociali. Sarebbero emersi nuovi episodi che potrebbero portare a contestazioni suppletive nell’udienza preliminare, in cui si parla di plusvalenze e debiti non registrati verso altre società. “Debiti morali” li definiva il ds Fabio Paratici. Davanti ai pm Marco Giaciglio, Mario Bendoni e Ciro Santerello, si sono presentati l’ex calciatore juventino Rolando Mandragola, il padre (e agente), il vice presidente dell’Udinese Stefano Campoccia e Maurizio Lombardo, ex dirigente Juve oggi alla Roma.

Gli accordi segreti della Juve

Mandragora, oggi nella rosa della Fiorentina, è stato ceduto dalla Juve all’Udinese nel 2018 per 20 milioni di euro, con una plusvalenza di oltre 13 milioni. Il contratto prevedeva una clausola facoltativa di “recompra” a 26 milioni da esercitare entro il 2020. Mandragora ha giocato per due anni e nel giugno 2020 si è infortunato. La Juve lo ha ricomprato a 10 milioni di euro per poi lasciarlo in prestito ai friulani. Secondo i pm, la Juve avrebbe sottoscritto un secondo accordo segreto con “obbligo” di riacquisto. L’operazione, secondo l’ipotesi investigativa, avrebbe permesso alla società di iscrivere nel bilancio 2019 la plusvalenza e di non iscrivere il debito di 26 milioni. Una traccia di questo debito è emersa in una mail del 10 luglio 2020 in cui Claudio Chiellini, capo dell’area prestiti della Juve, ha elencato le cifre ancora dovute a club e agenti. Ipotesi anche in merito ad operazioni di mercato con l’Atalanta, che avrebbero generato per la Juve un debito non contabilizzato di 14,5 milioni di euro.