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Juventus, caso Agnelli: al via il processo in Figc per la vicenda biglietti

agnelli andrea

Ancor prima della finale di Champions League contro il Real Madrid a Cardiff; quella di oggi sarà una giornata importante in casa Juventus perchè questo pomeriggio prenderà il via il primo atto del processo sportivo nei confronti della Juventus, imputata per il caos biglietti che ha portato anche...

Ancor prima della finale di Champions League contro il Real Madrid a Cardiff; quella di oggi sarà una giornata importante in casa Juventus perchè questo pomeriggio prenderà il via il primo atto del processo sportivo nei confronti della Juventus, imputata per il caos biglietti che ha portato anche la Commissione Antimafia ad indagare sulla curva bianconera dello Juventus Stadium.

Via al processo

Dopo aver testimoniato a Torino al processo Alto Piemonte ed essere stato poi in Commissione Antimafia, oggi Andrea Agnelli (con lui gli altri tesserati D’Angelo, Merulla e Calvo) si troverà di fronte al procuratore federale nel processo di 1° grado al Tribunale federale nazionale. La volontà della Juventus è di chiudere al più presto oltre che nel migliore dei modi. Nessuno slittamento in chiave Cardiff, salvo richiesta esplicita della Federcalcio: Agnelli, al contrario di quanto sembrava inizialmente, sarà presente, accompagnato dagli avvocati Luigi Chiappero e il noto penalista Franco Coppi, contando sull’assoluzione completa.

Le accuse

Secondo il nuovo pm del pallone, le accuse per il patron bianconero sono:di non aver impedito a tesserati, dirigenti e dipendenti della Juventus di intrattenere rapporti costanti e duraturi con i cosiddetti gruppi ultras, anche per il tramite e con il contributo fattivo di esponenti della malavita organizzata“, nel deferimento di Pecoraro si legge inoltre che Agnelli avrebbe “autorizzato la fornitura di biglietti e abbonamenti in numero superiore al consentito, così violando disposizioni di norme di pubblica sicurezza sulla cessione dei tagliandi, favorendo consapevolmente il fenomeno del bagarinaggio e partecipando personalmente a incontri e assecondando l’introduzione nell’impianto sportivo di materiale pirotecnico e striscioni per compiacere e acquisire la benevolenza degli ultras”

Cosa rischia il presidente della Juventus

Con il n.1 bianconero sono a processo Francesco Calvo, all’epoca direttore commerciale della Juventus, Alessandro Nicola D’Angelo, security manager bianconero, e Stefano Merulla, responsabile del ticket office del club.

La Juventus, come club, al momento rischia al massimo un’ammenda, ma per i dirigenti la sentenza potrebbe essere più pesante. Agnelli e gli altri dirigenti rischiano un’inibizione che può andare da diversi mesi fino ad un paio d’anni. Il presidente e i suoi collaboratori sono accusati, di aver violato il comma 1 dell’articolo 1, quello che si riferisce ai principi di lealtà sportiva, ma soprattutto tre commi dell’articolo 12, quello che regola i rapporti con gli ultrà.

A ridosso della finale

Una decisione che potrebbe già arrivare per lunedì. La paura di una condanna (ipotesi più che reale), arriverebbe a poche ore dalla finale di Champions e potrebbe essere vissuta dai tifosi ma anche dai giocatori come un atto di ostilità. Nelle settimane scorse, dalla Federcalcio, col direttore generale Michele Uva, sono arrivate critiche alla Procura federale e all’Antimafia. Il buonsenso potrebbe indurre i giudici a prendere tempo, ad aspettare l’esito della Champions e magari prnunciarsi il 5 giugno. La Procura federale non si dichiarerebbe contraria a una decisione di rinvio a dopo il 3 giugno.