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Juventus: Dominello, ex boss della 'Ndrangheta, si dissocia

Juventus: Dominello, ex boss della 'Ndrangheta, si dissocia

Durante il processo "Alto Piemonte", Saverio Dominello, padre del bagarino dello scandalo Juve si dissocia dalla 'Ndrangheta. "Le cosche mi fanno schifo". E' stato un vero e proprio colpo di scena, quello che ha avuto luogo al processo "Alto Piemonte", in merito alle infiltrazioni della ‘Ndranghe...

Durante il processo “Alto Piemonte”, Saverio Dominello, padre del bagarino dello scandalo Juve si dissocia dalla ‘Ndrangheta. “Le cosche mi fanno schifo”.

E’ stato un vero e proprio colpo di scena, quello che ha avuto luogo al processo “Alto Piemonte”, in merito alle infiltrazioni della ‘Ndrangheta nella curva della Juventus. Durante l’udienza preliminare, Saverio Dominello, uno dei principali indagati per il reato di 416 bis insieme al figlio Rocco, ha chiesto di parlare. “Mi sono distaccato dalla ‘Ndrangheta nel 2012 – ha dichiarato – per non mettere a rischio nessuno dei miei familiari. E ora, qui, lo dico a tutti”. L’imputato, difeso dagli avvocati Domenico Putrino e Giueppe Del Sorbo, ha anche sottolineato che il figlio Rocco non c’entra nulla con la malavita organizzata. Anzi, nessuno dei suoi familiari, neanche la moglie, ne era al corrente.

Dopo le prime rivelazioni di Dominello, ha avuto poi inizio l’interrogatorio dei pm Paolo Toso e Monica Abbatecola. Procedimento, ovviamente, a porte chiuse. Dominello non si pente e non intende collaborare con la giustizia. Potrebbe esserci anche una vendetta da parte di qualcuno che non ha gradito la sua decisione. Saverio Dominello, inoltre, avrebbe anche ammesso il tentato omicidio di Antonio Tedesco. Il delitto ebbe luogo a Volpiano, la sera del 23 luglio 2014. La vittima venne trovata in una pozza di sangue nei pressi dell’ingresso del campo sportivo. Il motivo del delitto sarebbe stato uno sgarro legato al gioco d’azzardo e alla gestione di alcuni night club. E fu proprio dopo questo delitto, che Saverio e il figlio Rocco vennero arrestati.

I pm, infine, hanno chiesto a Saverio Dominello il motivo per il quale i Crea, famiglia legata alla ‘Ndrangheta, avrebbero affermato che i Dominello gestivano i biglietti della Juventus e che stavano facendo affari con il bagarinaggio. E se erano al corrente del fatto che Saverio Dominello, dopo il 2012, non ne faceva pù parte. L’interrogatorio è ancora in corso.