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Juventus, logo arcobaleno per i diritti Lgbtq+: "Tutti amano il calcio"

Juventus logo arcobaleno

La Juventus e altri famosi club hanno colorato il proprio logo come l'arcobaleno per sostenere la comunità Lgbtq+.

Il mondo di calcio si schiera con la comunità Lgbtq+. Nel giorno in cui la Uefa ha negato al Comune di Monaco di Baviera di illuminare l’Allianz Arena con i colori arcobaleno, la Juventus ha reso chiara la propria posizione sul tema dei diritti Lgbtq+.

Juventus, logo arcobaleno per i diritti Lgbtq+: sui social un messaggio di inclusione

La Juventus ha condiviso sui suoi profili social il proprio logo con i colori arcobaleno, simbolo della comunità Lgbtq+. L’immagine è stata accompagnata dal messaggio “Everyone LOVES Football” (“Tutti AMANO il Calcio”) e dall’hashtag #DifferencesMakeTheDifference (“Le differenze fanno la differenza”).

Juventus, logo arcobaleno per i diritti Lgbtq+: anche altri club si schierano

Anche il Barcellona e il Chelsea tra le squadre che hanno modificato il proprio logo per sostenere la comunità Lgbtq+. “PRIDE & RESPECT” (“ORGOGLIO E RISPETTO”) ha scritto il club catalano, accompagnando il post con un’immagine del proprio logo su sfondo arcobaleno, mentre la squadra inglese ha colorato lo sfondo del logo utilizzato come foto profilo dei suoi account ufficiali.

Juventus, logo arcobaleno per i diritti Lgbtq+: la protesta nel giorno in cui la Uefa nega di colorare l’Allianz Arena

La presa di posizione dei club in favore della comunità Lgbtq+ è arrivata nel giorno del no della Uefa alla proposta di colorare come l’arcobaleno l’Allianz Arena per la gara di Euro 2020 Germania-Ungheria. La Uefa ha proposto al sindaco di Monaco di Baviera Dieter Reiter delle date alternative per questa iniziativa: il 28 giugno, quando cade il Christopher Street Liberation Day, o tra il 3 e il 9 luglio, settimana del Christopher Street Day.

“La Uefa comprende che l’intenzione è quella di inviare un messaggio per promuovere la diversità e l’inclusione, una causa che la Uefa sostiene da molti anni, avendo unito le forze con i club europei, le squadre nazionali e i loro giocatori, lanciando campagne e numerose attività in tutta Europa per sottolineare come il calcio dovrebbe essere aperto a tutti. Di conseguenza la Uefa ha proposto date alternative per l’illuminazione che si allineano meglio con gli eventi esistenti”, si legge in una nota. 

L’Ungheria, che ha da poco vietato di promuovere l’omosessualità tra i minori, gioisce per il divieto della Uefa. “Ha preso la decisione giusta“, ha dichiarato il ministro degli esteri ungherese Péter Szijjártó. Dieter ha invece definito la decisione della Uefa “vergognosa” e ha annunciato che la città risponderà colorando come l’arcobaleno i suoi palazzi.

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