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Juventus: Presidente Agnelli e ultrà teste a processo

agnelli andrea

Il presidente della Juventus Agnelli e il capo ultras saranno chiamati a testimoniare nel processo in corso di svolgimento a Torino "Alto Piemonte"

Il Presidente della Juventus Andrea Agnelli sarà chiamato a testimoniare, nel mese di maggio, in aula al processo ‘ndragheta denominato “Alto Piemonte” che si sta svolgendo a Torino. Queste le novità per quanto riguarda le indagini che si stanno svolgendo nel capoluogo piemontese.

Lo ha deciso il gup Giacomo Marson che ha accolto la richiesta che gli è stata fatta dai difensori di due imputati, Saverio e Rocco Dominello. Imputati di associazione mafiosa e ritenuti dalla procura principali pedine di un piano criminoso economico.

Assieme al numero uno della società torinese sarà ascoltato anche il capo ultras dei Viking Loris Grancini. La richiesta è stata fatta in aula dall’avvocato Domenico Putrino. La base riguarda un movimento di un migliaio di biglietti che potevano arrivare o da una situazione criminale oppure da un passaggio di biglietti da parte della società ai tifosi.

Evidente come il bagarinaggio sia alla base di questa situazione. Da capire, come detto dall’accusa, se realmente Rocco Dominelli entri nel business del bagarinaggio dei biglietti delle gare della Juventus. Dall’altra parte la difesa invece ha spiegato come il Dominello non faccia assolutamente parte della criminalità organizzata.

La vicenda biglietti, ricordiamo, era esplosa clamorosamente nella scorsa estate con l’arresto anche di Dominelli e che era salita alla ribalta soprattutto dopo il suicidio di Raffaello Bucci (ultras bianconero del gruppo dei Drughi), poco dopo il suo interrogatorio ed erano stati deferiti il presidente Agnelli, il manager dei bianconeri Alessandro D’Angelo e Stefano Merulla e Francesco Calvo, ex responabile area marketing della squadra piemontese.

A proposito del Bucci erano state importanti alcune sue dichiarazioni su di una missiva, del 2012, riguardanti i biglietti per la sfida che in quella circostanza metteva la Juventus di fronte al Parma. Peraltro dichiarazioni che sono sempre state rigettate dall’avvocato difensore della formazione del presidente Agnelli.

Proseguirà quindi il lavoro dei magistrati per cercare di dipanare al meglio questa vicenda che vede coinvolta la società più titolata d’Italia, che sta cercando anche di raggiungere la vetta in Europa dopo la qualificazione alle semfinali di Champions League.