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I kallikantzaroi, folletti maligni del Natale greco-cipriota

kallikantzaroi

I kallikantzaroi, folletti malefici del folklore natalizio greco: sono bambini nati a Natale che “pagano” l' essere nati lo stesso giorno di Gesù.

Questa è una vera e propria curiosità, e riguarda il folkore natalizio greco-cipriota – il periodo interessato è dunque proprio quello che stiamo vivendo -. All’interno di tale cultura si ritiene che la nascita di un bambino a Natale, possa portare sfortuna, avendo fatto l’ “affronto” a Gesù di avvenire anch’essa il 25 dicembre. Quindi il neonato – concepito il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione – potrebbe diventare un kallikantzaros, un folletto malefico dalle caratteristiche fisiche spaventose: con un’altezza pari a quella dei tetti delle case, la testa grossa, i capelli irsuti, gli occhi iniettati di sangue e le unghie lunghe e ricurve come artigli, tanto per fare degli esempi.

Soggetto folkloristico

Si pensa che nel corso dell’anno i folletti siano impegnati a tagliare con un ascia o a divorare l’Albero che regge il mondo, ma che Cristo arrivi per farlo rinascere con magnifici fiori. Ciò provocherebbe la rabbia dei kallikantzaroi – denominazione al plurale di queste creature -, le quali, nelle notti tra Natale e l’Epifania – le cosiddette “Dodici Notti” – porterebbero sulla terra morte e distruzione nelle case. Di giorno, invece, questi esseri vivono in luoghi sotterranei umidi e bui, nutrendosi con vermi e serpenti. Sono praticamente dei demoni o trolls.

Tale credenza permane ancora, anche se ovviamente è meno diffusa che in passato, e alcuni greci usano appendere una mascella di porco o gettare una scarpa nel camino acceso, in modo da tenere lontani i kallikantzaroi e con essi la malasorte.

Dettagli

Personaggio malefico

Abbiamo cominciato a descrivere le caratteristiche di queste creature, ma dobbiamo precisare che non sono univoche: talvolta essi assomigliano a dei lupi – praticamente dei lupi mannari – e altre volte a delle scimmie o comunque animali con una folta pelliccia; assai spesso sono metà uomini e metà animali – con zampe di cavallo, zanne di cinghiale, braccia di scimmia, lingue lunghe e così via -. Abbiamo pure detto che possono essere altissimi, ma possono essere anche molto piccoli. Hanno anche un sesso e sono soprattutto maschi. Vivono solitamente negli Inferi, nei quali, attraverso la Benedizione delle Acque, vengono rispediti con la nascita di Gesù a Natale.

Cartolina folkloristica natalizia

In previsione di ciò, scatenano la loro ira distruggendo mobili, costringendo gli abitanti delle case a ballare fino a farli morire di stanchezza, divorando le leccornie natalizie, urinando sul fuoco acceso nel camino, facendo andare il male il latte ed altro ancora.

In genere entrano nelle abitazioni dai camini, perciò, per impedire loro di farlo, nel periodo natalizio si ritiene sia meglio tenere acceso il fuoco. Oltre a temere quest’ultimo, vivendo nelle tenebre degli Inferi temono la luce e naturalmente la Croce, dato che la nascita di Cristo per la salvezza dell’umanità ostacola il loro piano di distruggere l’Albero che regge il centro della Terra. Per allontanarli, oltre ai metodi che abbiamo detto, si possono usare delle erbe, appendendole nel camino o sulla porta di casa, e la già menzionata mascella di maiale. Inoltre si può marchiare la porta con una croce nera.