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Kamikaze, strage in una moschea in Nigeria: 50 morti

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Kamikaze, strage in Nigeria i morti risultano essere più di 50. A commettere l'atto atroce è un giovane terrorista che si è fatto esplodere in una moschea.

Kamikaze, strage in Nigeria i morti risultano essere più di 50. A commettere l’atto atroce è un giovane terrorista che si è fatto esplodere all’interno di una moschea a Mubi, situato nel nord-est della Nigeria. Le prime fonti comunicano la morte di 20 persone, ma attualmente sembrano essere oltre 50. Al momento nessuno ha ancora rivendicato l’attacco. Anche se i sospetti maggiori ricadono sul gruppo estremista islamico Boko Haram.

Kamikaze, la strage

Un giovane kamikaze ha deciso di farsi esplodere nei pressi della moschea di Mubi, una cittadina siturata nel nord-est della Nigeria. La polizia locale ha comunicato la dinamica dell’attacco. Il giovane sembra che abbia azionato il detonatore proprio nel momento in cui i fedeli stavano raggiungendo la moschea per le preghiere quotidiane. L’uomo pare essersi mescolato in mezzo alla folla che si accalcava nei pressi del luogo sacro per la preghiera mattutina. Le persone che sono rimaste ferite sono state trasportate in vari ospedali della zona per cui non si può ancora accertare il numero con esattezza.

I sospetti

I sospetti circa gli attentatori ricadono sul gruppo estremista organizzato di Boko Haram. La stessa organizzazione terroristica ha colpito un’altra zona della Nigeria qualche giorno fa. Accade nella Nigeria nordorientale in una zona lontana circa 36 chilometri da Maiduguri, la città principale della regione. Le autorità hanno attribuito l’attacco al gruppo Boko Haram. L’attentato si è consumato causando la morte di ben diciotto persone. Le persone ferite invece sono circa ventinove. Gli attentatori erano quattro, due uomini e due donne. Hanno deciso di farsi esplodere.

Boko Haram

L’organizzazione terroristica di Boko Haram si è formata nella città di Maiduguri già dal 2002. L’etimologia della parola Boko Haram significa “l’istituzione occidentale è proibita”. A fondare questa organizzazione è Ustaz Mohammed Yusuf, egli istituisce un complesso religioso che comprende una moschea ed una scuola alla quale le famiglie povere possono iscrivere i propri figli. Nello stesso tempo l’organizzazione si muove per costruire un gruppo di jihadisti finalizzato a combattere lo Stato Federale. I componenti parlano solamente la lingua araba. Il gruppo negli anni ha aumentato la sua popolarità commettendo crimini tra i quali, nel 2014, il rapimento di 276 studentesse. 50 di loro sono riuscite a scappare ma le restanti non furono liberate. Il gruppo è molto radicato e continua ad attaccare anche in questi ultimi giorni.

Altro caso

Durante lo scorso luglio c’è stato un altro attacco molto grave capitanato dall’organizzazione Boko Haram. Gli attacchi si sono verificati sempre nella stessa cittadina, Maiduguri, e i suicidi sono quasi tutti minori che vanno da un’età di 13 anni e meno. Il primo attacco si è svolto all’interno di un campo profughi, un terrorista cerca di introdursi all’interno del campo ma viene ucciso prima di riuscire a far scoppiare l’ordigno esplosivo che aveva con sé. Poco dopo, sempre nello stesso campo, c’è stato un altro tentativo questa volta da parte di due ragazzi, maschio e femmina. I due hanno tentato di scavalcare la recinzione del campo di Darole. La ragazza muore ancor prima di scavalcare la recinzione mentre il ragazzo riesce a scavalcare e a far detonare l’ordigno che uccide quattro persone e ne ferisce 19. La maggior parte si tratta di bambini.