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Kathleen Folbigg condannata per aver ucciso i figli ma potrebbe essere graziata

La polizia australiana condusse le indagini

Era andata sotto processo e la giuria l'aveva condannata per aver ucciso i quattro figli nell'arco di 10 anni

Un “ragionevole dubbio” in base al quale Kathleen Folbigg, condannata per aver ucciso i 4 figli, potrebbe essere graziata. Dall’Australia arriva la vicenda processuale di una serial killer condannata a 40 anni di carcere per aver ucciso i suoi quattro figli. A scagionarla pare possa intervenire mutazione di un gene che avrebbe condannato a morte naturale i suoi bambini: si tratta del gene CALM 2. Ma di cosa parliamo? Folbigg oggi ha 55 anni e fra il 1989 ed il 1999 tutti i suoi quattro figli sono morti prima del compimento del secondo anno di vita. Caleb era morto 19 giorni dopo per quello che la giuria ha stabilito essere il reato minore di omicidio colposo.

Condannata per aver ucciso i figli, forse graziata

Il secondogenito Patrick era morto nel 1991. Due anni dopo ed a soli 10 mesi era morta Sarah e nel 1999 era spirata quarta figlia, Laura, a soli 19 mesi. L’imputata si era sempre difesa adducendo il motivo della cause naturali ma nel 2003 fu condannata a 40 anni di carcere. Il pediatra britannico Roy Meadow aveva detto: “La morte di un bambino è una tragedia. Due morti sono sospette. Tre costituiscono omicidio”.

Il report della dottoressa García de Vinuesa

Nel 2018 c’era stato un primo tentativo di revisione della sentenza ma nel 2021 il team della studiosa spagnola Carola García de Vinuesa ha dimostrato che la madre e le due bambine avevano una “mutazione letale nel gene CALM2, che avrebbe causato un’aritmia cardiaca e la morte improvvisa delle piccole nel sonno”.