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Katia, morta di covid a 30 anni: la Procura di Lucca apre un’inchiesta per omicidio colposo

Katia Lamberti

Katia, morta di covid a 30 anni: la Procura di Lucca apre un’inchiesta per omicidio colposo e dopo la denuncia dei familiari cerca nuove responsabilità

Katia Lamberti era morta di covid a solo 30 anni e la Procura di Lucca apre un’inchiesta per omicidio colposo. La magistratura vuole vederci hiaro nel decesso della giovane donna di Torre del Lago positiva al covid e morta a Ferragosto, quando era arrivata all’ospedale Versilia in arresto cardiaco.

Morta di covid, si indaga per omicidio colposo ma il covid “non c’entra”

I media spiegano che Katia non si era ancora vaccinata e che era in quarantena, ma il fascicolo penale aperto per adesso senza iscritti a registro fonda sulla nececessità di altre verifiche. Dopo l’autopsia la famiglia di Katia, per mezzo dell’avvocata Lorenza Calvanese, aveva redatto una denuncia per lesioni ed omicidio colposo.

Indagine per omicidio colposo e lesioni dopo che Katia era morta “di covid”

Perché lesioni? Perché secondo i familiari della donna la morte di Katia starebbe spiegata nelle pieghe della cartella clinica relativa non all’infezione da coronavirus, ma ad un suo intervento di chirurgia estetica, plastica per la precisione, a cui la donna si era sottoposta un mese prima a Firenze.

Morta di covid ma la famiglia non ci crede e sospetta l’omicidio colposo

L’ipotesi ventilata dai congiunti di Katia è che in quelle circostanze possano essere maturare delle imperizie che ne avrebbero causato il decesso solo per circostanze causali avvenuto in sincrono con la sua condizione di positiva al covid. La famiglia ha chiesto il sequestro delle registrazioni delle telefonate fra Katia e il 118 prima del malore che l’avrebbe stroncata di lì a 24 ore.