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Khaby Lame diventa cittadino italiano, l'ufficialità è arrivata dopo la notifica dell'8 giugno

Khaby Lame cittadino italiano

La notorietà era arrivata durante il lockdown quando ancora non era cittadino italiano. Adesso per Khaby Lame è arrivata l'ufficialità.

Ora è ufficiale. Khaby Lame, il Tiktoker più seguito al mondo, ha ottenuto la cittadinanza italiana. Il giovanissimo influencer, come in molti ricorderanno, era arrivato al successo durante i difficili mesi del lockdown. A seguito di ciò divenne conosciutissimo tanto che persino la prestigiosa testata statunitense New York Times parlò della sua fulminea ascesa. Arrivato in Italia quando aveva appena un anno, il giovane aveva sempre detto di sentirsi italiano, nonostante i lunghi anni di attesa.

Khaby Lame è diventato cittadino italiano: il giuramento nella “sua” Chivasso

Il giuramento è stato pronunciato davanti all’ufficiale di stato civile del comune di Chivasso, paese nel torinese che ha visto il giovane crescere: “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato”, è stata la formula da lui pronunciata. Lo scorso 8 giugno gli era stata fatta notifica, per via telematica, della copia del decreto del Presidente della Repubblica che gli comunicava la concessione della cittadinanza.

Il Tiktoker ha in seguito dichiarato che le parole contenute nel giuramento non sono prive di significato: “Sono molto orgoglioso. Mi sentivo famoso anche prima di oggi perché sono cresciuto qui. Sento però una grande responsabilità per il giuramento che ho pronunciato, non sono parole al vento”.

In regalo gli è stata donata la costituzione italiana

Qualche tempo fa, in un’esclusiva rilasciata a Repubblica, Lame parlò dell’importanza di ricevere la cittadinanza italiana per quanti abbiano vissuto e siano cresciuti nel nostro Paese: “Non è giusto che una persona che vive e cresce con la cultura italiana per così tanti anni ed è pulito, non abbia ancora oggi il diritto di cittadinanza. E non parlo solo per me”, aveva detto.

In dono ha ricevuto la spilla del comune di Chivasso, una copia della Costituzione italiana e una riproduzione de “La vaccinazione nelle campagne” di Demetrio Cosola.