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Killer di Budrio: possibile fuga in Brasile e mistero sul telefonino

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I complici di una rapina del killer di Budrio Igor Vaclavic avrebbero dato agli inquirenti il numero del suo cellulare, che sarebbe rimasto a lungo attivo

Sono oltre cento i giorni da fantasma di Igor Vaclavic, alias Norbert Feher. La fuga del killer serbo accusato degli omicidi di Davide Fabbri, della guardia volontaria Valerio Verri e indagato per l’assassinio di Salvatore Chianese, rimane ancora oggi un vero e proprio mistero. Familiari e amici del barista di Budrio, ucciso la sera del 1° aprile scorso, hanno messo una taglia da cinquantamila euro per chi riuscirà a dare informazioni utili alla sua cattura. Continuano a chiedere che sia fatta giustizia.

Il mistero della fuga del killer in Brasile

Più passa il tempo, più diventa sempre meno concreta la possibilità di trovare Igor Il Russo. Allo stesso tempo aumentano le domande su dove il killer possa essere finito. I quotidiani nazionali hanno scritto che Norbert potrebbe essere addirittura finito in Brasile. Alla fine di giugno negli uffici della Procura di Bologna, sarebbe arrivata da Roma una nota riservata. Le righe della missiva rivelavano che “una fonte confidenziale attendibile” sarebbe in possesso di notizie importanti sulla presenza, in un paese del Sudamerica, “del noto latitante serbo Norbert Feher, alias Igor Vaclavic il Russo”.

Secondo la relazione richiesta dal pm Marco Forte, un agente è stato inviato in Brasile per chiarire la notizia della fonte confidenziale. Da ciò si deduce che il paese del Sudamerica in questione sarebbe, appunto, il Brasile. Però, proprio quando l’inviato è arrivato laggiù, la polizia carioca ha arrestato la fonte. Quindi nessun contatto, tutto è stato rinviato. Non sono noti né il luogo in cui si troverebbe Igor, né il tipo di informazioni avute fino a qui. Ma, ammesso che sia tutto vero, come ha fatto Igor a lasciare la super controllata area fra Bologna e Ferrara. Inoltre con la sua foto segnaletica praticamente affissa ovunque e conosciuta ormai da tutti? Con quale mezzo avrebbe raggiunto il Brasile?

La pista del telefonino del killer

Nel corso di una rapina finita in tragedia a opera della vecchia banda di Igor, durante un colpo tre rapinatori avevano ucciso un pensionato ed erano finiti in cella. In cerca di attenuanti, avevano tirato in ballo anche il numero di cellulare di Igor Vaclavich, nato in Russia il 21 ottobre 1976. Adesso che la sua vita è stata scandagliata sotto ogni aspetto, si scopre che quel numero di cellulare è rimasto attivo a lungo dopo l’ordinanza. Bastava metterlo sotto controllo e localizzarlo. Igor il russo sarebbe stato un detenuto l’1 e l’8 aprile scorsi. Non sarebbe probabilmente mai diventato un assassino.