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L'accusa chiede l'ergastolo per Benno Neumair: "Duplice omicidio commesso con piena coscienza e volontà"

Benno Neumair

"Riteniamo che non ci siano i presupposti per riconoscere le attenuanti generiche", hanno dichiarato i procuratori nella loro requisitoria.

L’accusa ha chiesto l’ergastolo per Benno Neumair nel processo per duplice omicidio e occultamento di cadavere. Come confessato da lui stesso, Neumair ha ucciso i genitori, Laura e Peter, e poi li ha gettati nel fiume Adige.

A formulare la richiesta sono stati i procuratori Igor Secco e Federica Iovene nel corso della requisitoria davanti alla corte d’assise di Bolzano. L’accusa ha chiesto di non riconoscere alcuna attenuante in quanto la confessione, fatta dopo il ritrovamento del corpo della madre, sarebbe stata superflua.

Richiesto l’ergastolo per Benno Neumair: “Particolare intensità del dolo

Oltre all’ergastolo per omicidio volontario pluriaggravato, l’accusa ha chiesto per Benno Neumair l’isolamento diurno per un anno. Durante la requisitoria, Federica Iovene ha detto che il duplice delitto stato “commesso con piena coscienza e volontà”, mentre l’uso di una corda per strangolare le vittime “denota una particolare intensità del dolo“.

La procuratrice ha sottolineato che l’imputato ha poi buttato i corpi dei genitori “senza pietà nelle gelide acque nel fiume Adige, con la consapevolezza che non sarebbero mai stati trovati”.

“Non c’è stata collaborazione con le indagini, ma depistaggi. Non c’è stata una confessione spontanea ma utilitaristica, con una totale mancanza di pentimento. Per questo riteniamo che non ci siano i presupposti per riconoscere le attenuanti generiche”, ha dichiarato Iovene.

Punto chiave la capacità di intendere e di volere al momento dei delitti

Secondo Igor Secco, “la società ha bisogno di essere rassicurata e vuole pensare che un delitto come questo sia stato compiuto da un matto. Ma così come tutti i matti non sono delinquenti, dobbiamo dire che non tutti i delinquenti sono matti“.

“Questo processo è la cartina di tornasole di tutte le problematiche che la giurisprudenza e la psichiatria hanno dovuto affrontare in materia di capacità di intendere e di volere, e ancora prima in materia di definizione della pazzia”, ha detto Secco durante la sua requisitoria. Gran parte della partita si gioca quindi ora sulla capacità di intendere e di volere di Benno Neumair al momento dell’omicidio dei genitori.