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L'analista: "L'uso del nucleare per Putin non è affatto escluso"

Vladimir Putin

Le parole del direttore generale del Russian International Affairs Council in merito alla guerra: "L'uso del nucleare per Putin non è affatto escluso"

Le affermazioni di un analista russo a Mezz’ora in più non sono molto rassicuranti: “L’uso del nucleare per Putin non è affatto escluso“. Andrei Kortunov spiega che il leader del Cremlino lo considera ipotesi estrema ma praticabile. Il direttore generale del Russian International Affairs Council (Riac) quindi non esclude l’impiego di armi nucleari. E spiega a Lucia Annunziata: “Mi piacerebbe molto che non fosse possibile, ma non posso permettermi questo lusso”. 

“L’uso del nucleare non è affatto escluso”

E poi, in ordine alle decisioni di Vladimir Putin: “La leadership russa ha dimostrato di essere pronta a una escalation. C’è molta ambiguità sull’uso delle armi nucleari. Penso che siano una sorta di ultima ratio, l’ultima argomentazione nel caso in cui la Nato interferisca direttamente nel conflitto”. Il senso è chiaro e pare rimandare alla delicata questione della sovranità effettiva dei territori annessi con i “referendum-farsa”.

Il “segnale” della mobilitazione parziale

Ha detto poi Kortunov: “Magari la mobilitazione parziale è un segnale indiretto che il Cremlino vuole considerare una escalation diversa, non con l’uso di armi nucleari ma portando sul terreno forze umane“. E in chiosa: Ma il pericolo dell’uso delle forze nucleari rimane sempre. Magari per incidente, per errore, soprattutto se l’assistenza militare Occidentale all’Ucraina dovesse aumentare“.