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L'attore Paolo Calissano è morto a 54 anni: recitò in molte soap italiane

Morto Paolo Calissano

L'attore Paolo Calissano è stato trovato morto nella sua abitazione di Roma. Nella sua stanza sono stati ritrovati degli psicofarmaci.

L’attore Paolo Calissano è stato trovato morto nella sua abitazione di Roma nella serata di giovedì 30 dicembre. Fu noto per aver recitato in soap televisive di successo come “Vivere” e “La dottoressa Giò”. Ne ha dato l’annuncio la testata “Il Messaggero”.

Morto Paolo Calissano, i soccorsi

Stando a quanto riporta “Il Messaggero”, l’allarme sarebbe stato lanciato dalla fidanzata. Sul posto sono arrivati gli operatori sanitari del 118 che non hanno potuto fare altro se non dichiararne il decesso. L’uomo, che si è spento all’età di 54 anni sarebbe stato trovato ormai esanime sul suo letto. Ad ogni modo appare poco chiara la dinamica del suo decesso. Secondo l’ipotesi più accreditata potrebbe essersi tolto la vita. Non sarebbe però nemmeno esclusa l’eventualità che l’attore che, da tempo soffriva di depressione, potrebbe aver accusato un malore a seguito dell’utilizzo di psicofarmaci che sono stati ritrovati nella sua stanza.

Morto Paolo Calissano, disposta l’autopsia

Nel frattempo sul posto sono giunti i Carabinieri ad effettuare i rilievi del caso. Sarebbe stata inoltre disposta l’autopsia che dovrebbe essere in grado di fornire un quadro più dettagliato di cosa possa aver provocato la morte dell’attore.

Morto Paolo Calissano, l’ascesa di una carriera e la tossicodipendenza

Paolo Calissano mosse le sue prime esperienze in alcuni fotoromanzi, ma il successo al grande pubblico arriva quando nei primi anni duemila veste i panni del bel Bruno De Carolis nella soap opera “Vivere”. Nel 2000 veste i panni dell’avvocato in “Quello che le ragazze non dicono” di Carlo Vanzina, mentre sempre tra la fine degli anni ’90 e inizio 2000 interpreta il dott. Gianmaria Stefani nella serie “La dottoressa Giò” al fianco di Barbara D’Urso. Nel 2002 arriva ancora un altro successo grazie alla miniserie “Per amore” dove recita con attori del calibro di Remo Girone e Anna Valle.

Nel 2005 inizia la parabola discendente. Proprio in quell’anno, nella sua abitazione, venne trovata morta una giovane donna di 31 anni che aveva fatto uso di sostanze stupefacenti. L’attore fu collegato al decesso della donna e arrestato con l’accusa di averle dato della droga. Ciò portò ad una condanna di quattro anni. Nel 2006, anche grazie all’indulto, riuscì a scontare la pena in una comunità. Anni dopo ritornerà in tv. L’occasione sarà un’intervista da Barbara D’Urso dove racconterà i successi, ma anche i momenti difficili della sua vita. Reciterà infine ancora una volta nel 2018 nella serie “Non dirlo al mio capo 2”.