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L'Australia non riconosce Gerusalemme come capitale di Israele

La ministra Penny Wong

"Prima facciano un accordo di pace e poi discutano del tema": l'Australia non riconosce Gerusalemme come capitale di Israele al posto di Tel Aviv

Una decisione clamorosa che avrà forti ripercussioni geopolitiche: l’Australia non riconosce Gerusalemme come capitale di Israele e la neo ministra degli Esteri Wong annuncia la retromarcia rispetto al precedente governo, quello a trazione destrorsa figlo di un precedente esecutivo in cui Bibi Netanyahu aveva appoggiato la controversa decisione. Una decisione che puntava a mettere la città del Tempio al centro delle attività amministrative di tutto il paese.

La decisione di “Bibi” e l’appoggio di Trump

Una decisione che a suo tempo entrò anche nell’agenda di Donald Trump, che da presidente degli Stati Uniti aveva dato pieno appoggio alla proposta del  leader del Likud di spostare la capitale israeliana da Tel Aviv a Gerusalemme. Ma perché quello spostamento sarebbe pericoloso? Perché Gerusalemme non è solo città santa di ebrei e cristiani, ma anche dell’Islam e le tensioni con i palestinesi potrebbero usbire una ulteriore escalation. 

L’Australia non riconosce Gerusalemme 

Ad ogni modo Camberra annuncia che non riconoscerà più Gerusalemme Ovest come capitale di Israele, annullando una decisione controversa del precedente governo conservatore. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Penny Wong in una nota: “Quella di Gerusalemme è una questione di status che dovrebbe essere risolta nell’ambito di un negoziato di pace tra Israele e il popolo palestinese”.