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L'efficacia del vaccino è dell'86% contro la malattia severa: il report dell'Iss aggiornato per Omicron

Efficacia vaccino Omicron

L'Iss ha diffuso i dati sull'efficacia del vaccino contro la variante Omicron, raccolti nel periodo della sua prevalenza, ovvero dal 3 gennaio 2022.

In un report esteso sull’emergenza Coronavirus, l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha diffuso i dati relativi all’efficacia del vaccino contro la variante Omicron, raccolti nel periodo della sua prevalenza, ovvero dal 3 gennaio 2022.

La dose booster di vaccino ha un’efficacia dell’86% contro la malattia grave di Omicron

La dose booster è efficace all’86% contro la malattia severa. Il dato scende al 67% per i vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, al 68% nei vaccinati con ciclo completo da 91 a 120 giorni e al 70% nei vaccinati con ciclo completo da più di 120 giorni. Contro i contagi, l’efficacia del vaccino è invece rispettivamente pari a 50%, 37%, 28% e 45%.

Le reinfezioni sono quasi il 12% dei casi

Nella settimana dell’11 luglio, la percentuale di reinfezioni è risultata pari all’11,7% sui casi totali segnalati, in aumento rispetto al 10,8% della settimana precedente. Dal 6 dicembre 2021, data di riferimento per l’inizio della diffusione della variante Omicron, il rischio di reinfezione è salito. A essere reinfettati sono in particolare i soggetti con prima diagnosi da oltre 210 giorni. Dal 24 agosto 2021 al 13 luglio 2022, le reinfezioni sono state il 4,9% del totale dei casi notificati.

Il tasso di mortalità è maggiore di circa sette volte per i non vaccinati

Tra il 20 maggio e il 19 giugno, il tasso di mortalità nella popolazione con più di 12 anni è risultato essere per i non vaccinati di circa sette volte maggiore rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni e di circa sei volte e mezzo superiore rispetto ai vaccinati con dose booster.

Tra il 27 maggio e il 26 giugno, il tasso di ricoveri nella popolazione con più di 12 anni è risultato essere per i non vaccinati di circa una volta e mezzo maggiore rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni e di circa tre volte e mezzo superiore rispetto ai vaccinati con dose booster. Il tasso di ospedalizzazione è risultato invece essere per i non vaccinati di circa due volte e mezzo maggiore rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni e di oltre tre volte e mezzo superiore rispetto ai vaccinati con dose booster.

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