Su Fanpage parla un esperto e lo fa sulla tragedia della Marmolada: “Il futuro dei ghiacciai è segnato ed avremo altri eventi simili”. Il glaciologo Carlo Barbante spiega cosa è successo e perché in molti casi è ormai troppo tardi. Il direttore dell’Istituto di Scienze Polari del CNR e professore Ordinario dell’Università Ca’ Foscari Venezia è stato molto chiaro: “Le alte temperature degli ultimi tempi hanno fatto sì che un crepaccio coperto dal ghiaccio sulla Marmolada si riempisse d’acqua. È un evento eccezionale”.
“Il futuro dei ghiacciai è segnato”
“Ma dovremo abituarci, diventeranno più frequenti: anche se smettessimo oggi di emettere in atmosfera tutti i gas clima-alteranti nei prossimi 30 anni il destino dei ghiacciai sulle Alpi è già segnato“. Insomma, a parere di Barbante il nesso fra cambiamento climatico e strage sulla Marmolada c’è tutto. Poi il professore ha precisato in ordine al crollo: “Tecnicamente, non si tratta di un seracco ma di un crepaccio. I seracchi sono in genere conformazioni più a torre che si vedono nelle foto dei ghiacciai”.
“Non un seracco, piuttosto un crepaccio”
“Questo più che altro era un crepaccio completamente coperto dal ghiaccio, che si è riempito d’acqua a seguito delle temperature altissime di queste ultime settimane. In altre parole, la sua “pancia” si è riempita d’acqua ed ha lubrificato la superficie tra il ghiacciaio e la roccia in primis”. E ancora: “A seguito di questo enorme peso creato dalla massa d’acqua, ha di fatto ceduto ed è andato a valle per 1200 metri di dislivello. È stato un evento eccezionale che si è innestato in una crisi climatica in atto. Già a fine maggio c’è stato un episodio simile, un crollo legato alle temperature molto alte”.