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"L'ho accompagnato io ma non volevo che partisse": parla la mamma di Alessandro Parini, morto nell'attentato a Tel Aviv

La terribile scena dopo l'attentato

"La Farnesina ci ha detto di aspettare e che faranno tutto loro, io l'ho accompagnato io ma non volevo che partisse"

“L’ho accompagnato io ma non volevo che partisse”: parla la mamma di Alessandro parini, il 35enne avvocato ucciso in un attentato terroristico a Tel Aviv. La signora Nicoletta Ciocca ha spiegato che lei aveva precisi timori sul viaggio del figlio in Israele e di fatto “non voleva che il figlio partisse per Israele”, come riportato dai media. Il Corriere della Sera spiega che la signora Ciocca, era “preoccupata che potesse esserci un attentato”.

“L’ho accompagnato io, non volevo partisse”

E durante il tragitto per l’aeroporto di Fiumicino quei timori erano stati espressi: “L’ho accompagnato io, Alessandro era contento di partire per Israele”. E ancora: “La Farnesina ci ha detto di aspettare a Roma e di non andare a Tel Aviv. Penseranno a tutto loro, ci hanno spiegato. Da qui abbiamo fatto tutto quello che era possibile”. Poi la donna ha detto: “Adesso speriamo solo che le procedure siano veloci. Mio figlio era cresciuto all’Eur, ma era un viaggiatore“.

Cosa ha detto ai media l’amica di famiglia

E un’amica di famiglia conferma: “La mamma era preoccupata per questo viaggio di due giorni, c’erano stati già attentati in Israele, poi l’attacco con i missili. Ma lui l’ha tranquillizzata: li intercettano, che problema c’è?“. Da quanto trapela dall’Istituto di Medicina legale di Abu Kabir poi non è stato rilevato “nessun proiettile su corpo di Parini”.