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L’Onu: “In Libia rapito un funzionario governativo”

Uno scorcio del vecchio centro di Tripoli

L’Onu: “In Libia rapito un funzionario governativo”. Il sequestro getta ombre sul processo di transizione democratica avviato a gennaio di quest'anno

L’annuncio lo ha dato l’Onu in queste ore: “In Libia è stato rapito un funzionario governativo”. Di chi si tratta? Secondo le prime informazioni ad essere stato rapito è Rida Faraj Fraitis, capo di gabinetto di uno dei due vicepremier della Libia. In realtà, come reso noto dai comunicati delle Nazioni Unite, il rapimento di Freitis è avvenuto la scorsa settimana, ma come accade spesso nei paesi ad alto tasso di instabilità l’eco delle azioni criminali è arrivata con ritardo e dopo che le diplomazie occidentali hanno valutato la delicatezza della faccenda. Perché? 

Libia, rapito funzionario governativo: il blitz di un gruppo armato di sette giorni fa

Perché la Libia, al di là del problema migranti e in particolare quella degli ultimi 15 anni, è un luogo dove ogni azione, ogni evento ed ogni scelta sono strettamente collegati a contesti in cui si mette in moto la macchina della geopolitica di ampio respiro. Il rapimento è avvenuto nella capitale, Tripoli, e a metterlo in atto sarebbe stato un gruppo di uomini armati. Il report allarmato delle Nazioni Unite è tutto condensato nella chiosa del comunicato a corredo, chiosa in cui per il fatto si esprime “profonda preoccupazione”. Perché? Perché i rischi di un effetto domino incontrollabile sono tanti: secondo quanto paventa infatti la Unsmil il sequestro sequestro potrebbe avere “gravi conseguenze sul processo di pace e riconciliazione” in corso. 

Libia, rapito un funzionario governativo: la difficile transizione

Da tempo infatti le fazioni governative e quelle antagoniste si fronteggiano con le armi, e dietro di loro ci sono stati che manovrano i loro interessi anche con azioni “sobillate” a favore degli stessi. Il governo di transizione non ha ancora dato segni di reazione, diplomatica o di polizia, al rapimento, tanto che la stessa stampa locale, di solito molto ben informata, è stata all’oscuro del blitz fino alla tarda serata di ieri, 10 agosto. In Libia esiste ed opera sotto l’egida dell’Onu un governo di unità nazionale e di transizione. Da gennaio 2021 l’esecutivo ha il compito di guidare il Paese a due fondamentali step elettorali: quello legislativo e quello presidenziale, concentrati entrambi a fine anno. 

Onu e Unsmil temono caos ulteriore in Libia, dove è stato rapito un funzionario governativo

Tuttavia in tema di sicurezza la Libia non ha mai cessato di essere una polveriera ed un ring per nazioni come Turchia, Francia, Regno Unito e Russia. A tal proposito l’Unsmil ha affermato di aver “documentato una serie di casi di arresti e detenzioni illegali, sparizioni forzate, torture ed esecuzioni extragiudiziali“. L’organismo internazionale ha anche invitato invitando le autorità ad “indagare a fondo su tutte le accuse di violazione dei diritti umani internazionali”.