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L'ottavo messaggio di Mattarella alla Nazione, quello che non credeva di dover mandare

Sergio Mattarella durante il messaggio alla Nazione dell'anno scorso

Valori di sempre e nuovi scenari dietro i temi cardine dell'ottavo messaggio di Mattarella alla Nazione: con un nuovo governo e con la guerra in corso

Queste sono le ore di preparazione dell’ottavo messaggio di Sergio Mattarella alla Nazione, quello che non credeva di dover mandare perché fino ad un anno fa credeva di aver finito il settennato sul Colle con il torrino. E invece il Presidente della Repubblica si appresta a parlare di nuovo all’Italia dopo la sua rielezione al Quirinale avvenuta il 30 gennaio di quest’anno. Lo spiega bene AdnKronos, secondo cui  questo in arrivo “sarà l’ottavo messaggio di fine anno rivolto agli italiani, anche se 365 giorni fa non pensava di parlare nuovamente ai concittadini la sera di San Silvestro”. 

L’ottavo messaggio di Mattarella alla Nazione

In Mattarella però aveva prevalso un “senso di responsabilità” ed un ferreo “rispetto delle decisioni del Parlamento” che poco meno di un anno fa gli hanno imposto “di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati”, che “devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti, con l’impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini”. Insomma, a Mattarella toccherà di nuovo parlare agli italiani ma in uno scenario mutato: c’è un nuovo governo, c’è stata una guerra e la pandemia è diventata endemia

La guerra ed un nuovo esecutivo in carica

Quanto basta per tenere impegnato in queste ore il nostro Capo dello Stato “a mettere a punto ancora una volta il discorso che segna il passaggio dal vecchio al nuovo anno. Parole per tracciare un bilancio e guardare alle prospettive future, che ovviamente non potranno prescindere dall’evento che ha influenzato in maniera drammatica il 2022 e che sicuramente continuerà a manifestare i suoi effetti nel 2023”. Quale? Purtroppo ed ovviamente la “guerra di aggressione scatenata dalla Russia contro l’Ucraina, che ha fatto ripiombare l’Europa in un incubo che eravamo certi fosse destinato a rimanere nelle pagine più buie della nostra storia”.