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L'Ucraina accusa la Russia di aver rubato il suo grano

Russia ruba grano Ucraina

L'Ucraina accusa la Russia di aver rubato il suo grano e altri prodotti fondamentali per l'economia del Paese. Il presidente Zelensky lancia un allarme.

Le autorità ucraine hanno fatto sapere che le truppe russe in Ucraina stanno spedendo in Crimea grano, altri cereali e prodotti fondamentali per l’economia del Paese. Secondo i dati del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, l’Ucraina assicura circa il 10% delle esportazioni mondiali di grano, il 14% delle esportazioni di mais e circa la metà dell’olio di girasole mondiale. Dall’invasione russa in Ucraina, lo scorso 24 febbraio, il Dipartimento statunitense ha ridotto di oltre 6 milioni di tonnellate le sue prospettive per il commercio mondiale di grano nella stagione in corso.

Russia ruba grano dall’Ucraina: l’accusa

Come reso noto dal Wall Street Journal, l’amministrazione militare della Regione di Zaporizhzhia fa sapere che martedì 10 maggio una colonna di camion russi carichi di grano ucraino ha lasciato la città di Enerhodar, occupata dagli uomini di Putin, dirigendosi verso la Crimea, penisola che Mosca ha annesso nel 2014.

Le autorità ucraine denunciano razzie di grano, ortaggi e semi di girasole. Il Cremlino e il Ministero della Difesa russo finora non hanno commentato la notizia.

Le parole del presidente Zelensky

Solo poche ore prima, lunedì 9 maggio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva sottolineato: “Senza le nostre esportazioni agrarie, dozzine di Paesi in diverse parti del mondo si sono già trovati sull’orlo di un deficit. Con il tempo la situazione può diventare davvero terribile“.

Alle sue parole fa eco il commento del Ministero degli Affari esteri ucraino, dichiarando: “Il saccheggio di grano dalla regione di Kherson, così come il blocco delle spedizioni dai porti ucraini e l’estrazione delle rotte marittime, mettono in pericolo la sicurezza alimentare globale“.

La Banca Mondiale, inoltre, ha recentemente messo in guardia sui rischi di una catastrofe alimentare globale legata all’invasione della Russia in Ucraina.

Gli altri furti delle forze russe

L’Ucraina ha denunciato altri furti russi nel settore alimentare. I russi sarebbero i responsabili. Alla fine di aprile, i funzionari della regione di Zaporizhzhia – che insieme a Kherson rappresenta una delle Regioni ucraine più produttive per il settore agricolo – hanno affermato che le forze russe avevano rilevato un’azienda agricola nella città di Kamianka-Dniprovska. Dopo l’occupazione, avevano sequestrato 61 tonnellate di grano.

Gli agricoltori ucraini hanno accusato le forze russe di aver rubato le loro attrezzature, inclusi trattori e camion. Stando alle testimonianze rese note, le forze militari russe avrebbero distrutto attrezzature e minato la loro terra.

Il ministero della Difesa ucraino, inoltre, ha dichiarato che carichi di grano ucraino rubato hanno raggiunto il Mar Mediterraneo su navi battenti bandiera russa, dirette in Medio Oriente.

La scorsa settimana, l’Egitto ha respinto due navi russe che trasportavano grano ucraino. A dirlo al Wall Street Journal è stato Ruslan Nechai, incaricato d’affari ucraino in Egitto.

Le scorte di grano si stavano già esaurendo e i prezzi erano aumentati per via della crisi climatica degli ultimi due anni. Ora la guerra in Ucraina ha suscitato timori per la carenza di cibo nei Paesi alimentati dal grano importato e ha causato un ulteriore rialzo dei prezzi.

Gli aiuti di Polonia e Lituania

Polonia e Lituania collaborano con l’Ucraina per garantire al Paese di esportare il raccolto estivo di grano attraverso i loro porti, evitando così il blocco navale russo nel Mar Nero.

Per spostare il grano ucraino sui mercati globali, la Polonia metterebbe a disposizione dell’Ucraina i suoi porti marittimi a Danzica, Gdynia e Stettino. Lo ha fatto sapere in un’intervista il presidente della Polonia, Andrzej Duda.

Ucraini costretti a lasciare la propria patria: la denuncia

Non solo prodotti vitali per l’economia sottratti all’Ucraina e portati in Russia: anche migliaia di cittadini ucraini che vivono negli stati separatisti a Est del Paese, ora controllati dalla Russia, sono stati costretti a lasciare la propria patria e portati in Russia con la forza. Stessa sorte per i residenti delle altre città occupate dalle forze militari russe. Il capo della regione ucraina di Donetsk, dove la Russia vuole imporre il suo pieno controllo, ha affermato che 30.000 persone sono state portate in Russia dalla sola città di Mariupol.

La Russia nega di aver costretto gli ucraini a lasciare le loro case. Al contrario, fanno sapere da Mosca, 8.800 persone sono state evacuate dall’Ucraina, inclusi più di mille bambini. Non solo: oltre 1,2 milioni di cittadini ucraini sarebbero stati evacuati in Russia dall’inizio dell’invasione da parte di Mosca. Nel frattempo, l’Ucraina ha affermato che ridurrà il flusso di gas naturale russo attraverso il suo territorio verso l’Europa.