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Victoria Secret, i costumi indossati dalle donne 'normali'

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Basta a modelle troppo magre, troppo alte, troppo invisibili. Sì alla normalità! Se inizialmente sembrava funzionare e spingere le ragazze a comprare ciò che le avrebbe rese irresistibili- cosa che, in realtà, non è poi così vera perché l’eccessiva magrezza rappresenta un difetto agli occh...

Basta a modelle troppo magre, troppo alte, troppo invisibili. Sì alla normalità!
Se inizialmente sembrava funzionare e spingere le ragazze a comprare ciò che le avrebbe rese irresistibili- cosa che, in realtà, non è poi così vera perché l’eccessiva magrezza rappresenta un difetto agli occhi degli uomini- adesso, dopo tutti i casi di diete ferree, anoressia, bulimia, crisi davanti allo specchio e imitazione di un qualcosa di falso e irraggiungibile, persino all’interno di quello stesso mondo sta avvenendo una ribellione.
Ad esempio, quest’estate sei giornaliste di buzzfeed.com hanno posato imitando le ragazze di Victoria’s Secret, dimostrando come stanno le persone normali in quei bikini. Per anni, dalle giovani adolescenti alle insicure donne in carriera, si sono sfogliati i cataloghi dicendo “vorrei essere come lei” e non “assomiglia a me”.


Ora, però, sembra che tutto questo stia cambiando. Di recente, infatti, Dolce e Gabbana ha scelto come sue testimonial per il make up ragazze della porta accanto, a colpi dell’hashtag #dgwomenlovemakeup. I due stilisti sono rimasti stupiti dalla passione e cura per se stesse di alcune donne normali e Instagram ha trovato semplici e bellissime testimonial del marchio.


Anche Marks & Spencer, tutto sommato, ha scelto donne di tutte le taglie, per comunicarci che la moda è per tutte, non per chi la indossa.
Bellezza7
Un altro tipo di iniziativa importante è quella ad opera dei negozi locali, nel momento cui scelgono per i loro cataloghi cittadini che possiamo tranquillamente riconoscere e incontrare per strada.
Dobbiamo infatti essere i primi a rassegnarci a quella taglia in più, a non rinunciare a quella brioche appena sfornata e a sorriderci allo specchio, sicuri di essere belli poiché se stessi e non la pallida imitazione di finte Barbie.