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La casa del futuro secondo IKEA alla Design Week di Milano

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Milano, 4 set. (askanews) - La casa del futuro sarà una casa sostenibile e fortemente personalizzata, che rifletterà, attraverso l'ottimizzazione degli spazi, l'attenzione alle risorse materiali, spirituali e di tempo. E' la casa secondo la visione del future living di IKEA che è stata presenta...

Milano, 4 set. (askanews) – La casa del futuro sarà una casa sostenibile e fortemente personalizzata, che rifletterà, attraverso l’ottimizzazione degli spazi, l’attenzione alle risorse materiali, spirituali e di tempo. E’ la casa secondo la visione del future living di IKEA che è stata presentata negli spazi di BASE alla Design Week di Milano. Una occasione importante, la presenza dell’azienda svedese all’edizione 2021 del Fuori Salone, per lanciare un segnale di speranza e di ripartenza dopo l’emergenza planetaria a causa della pandemia.

Come ha sottolineato Laura Schiatti, Country Marketing Manager IKEA Italia: “Per IKEA essere oggi qui significa moltissimo. Tutti quanti abbiamo attraversato un periodo difficile ma noi siamo convinti che sia importantissimo lasciarsi alle spalle questo periodo. Noi ci sentiamo parte della grande comunità del design, IKEA è un player importante all’interno di questo mondo: la nostra presenza vuole rafforzare questa speranza nei confronti del futuro e un aiuto per un settore importantissimo per l’economia del nostro paese”, ha spiegato.

La casa è stata ideata da Alberto Costa di IKEA Italia insieme al duo Miocugino, seguendo il concetto di IKEA del design democratico, che si sviluppa attraverso cinque dimensioni: estetica, qualità, costo, sostenibilità e funzionalità. Il concept di questa casa è Enough is more: “Enough is more è nato per raccontare quanto ci sia bisogno di razionalizzare quello che a noi serve – ha spiegato Alberto Costa,

HF Retail Designer IKEA Italia – Viviamo in un’epoca in cui c’era tutto in abbondanza, adesso è il momento in cui decidere cosa non ci serve. Enough is more è avere quello che ci serve nella misura e nella qualità in cui ci serve”

“Questo concetto di “Enough is more” prende un po’ in prestito il concetto svedese di L gom che dice in sostanza: utilizza le risorse, ma ricordati che non sono infinite e devono anche bastare agli altri”, ha sottolineato Costa.

Ecco quindi una casa dagli spazi ridotti, pensata per le città, funzionale e pronta ad adattarsi alle esigenze di chi la abita. Uno spazio sviluppato in verticale, con soppalchi e arredi sostenibili. E che apre le porte alla natura, quando forse un domani ce ne sarà meno all’esterno, e alla pratica del riciclo. Acqua piovana per nutrire le piante e anche in una cucina molto ridotta dove non trova spazio il frigorifero. Si utilizzeranno altre modalità per la conservazione del cibo, che sarà prevalentemente secco. La casa del futuro sarà aperta dal 5 al 12 settembre nelle stanze di casaBASE dove sono ospitati i progetti di cinque designer emergenti nell’ambito del progetto “Temporary Home”. Ognuno dei quali ha utilizzato lo spazio per condividere la sua visione di future living.