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La Cassazione respinge il ricorso di Cosentino: dovrà scontare 10 anni

La corte di Cassazione

In primo grado aveva avuto 9 anni ma la Corte di Appello aveva innalzato la condanna: oggi la Cassazione respinge il ricorso di Cosentino

Per i giudici con la stola di ermellino avrebbe “aiutato” i Casalesi nei fatti da cui era scaturito il processo Eco4: la Cassazione respinge il ricorso di Nicola Cosentino che dovrà scontare 10 anni di carcere. L’ex sottosegretario all’Economia e già uomo di punta del centrodestra in Campania si è consegnato nella serata di ieri presso il carcere romano di Rebibbia. Cosentno si è costituito dopo che una sua condanna è diventata definitiva a Piazza Cavour.

La Cassazione respinge il ricorso di Cosentino

L’ex politico è quindi stato riconosciuto responsabile di concorso esterno in associazione mafiosa. I giudici di massimo rango penale lo indicano come uomo in contatto durante la sua carriera politica con il cartello camorristico dei Casalesi. Per tabulas Cosentino è stato riconosciuto come il “referente a livello nazionale”. L’imprenditore di Casal di Principe, in provincia, di Caserta è stato censito fin dal 2013 in quattro importanti processi, di cui tre per reati di camorra.

Tre assoluzioni, poi la condanna per “Eco4”

Per quello chiamato “Il Principe e la Scheda Ballerina”, nato da indagini sul voto di scambio politico-mafioso nel Casertano venne assolto, così come pure in quello cosiddetto “Carburanti”, ma è stato condannato nel processo chiamato “Eco4”. Si tratta del nome del consorzio che si occupava della raccolta rifiuti in numerosi comuni del Casertano. La Dda di Napoli lo accusava di essere il “referente a livello nazionale del clan dei Casalesi”. La condanna in primo grado era stata a 9 anni dopo camera di consiglio il 17 novembre 2016. Il 21 luglio 2021 la Corte di Appello di Napoli aveva confermato la condanna aumentando la pena a 10 anni.