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"La Chiesa degli orrori" in Sicilia: i misteri di Casalotto

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La Chiesa di Casalotto, anche detta "Chiesa degli orrori", è conosciuta per i misteri che riguardano il suo stesso soprannome. Tra morte, sette e riti, la struttura continua a inquietare le persone.

Il soprannome conferito a questo luogo fa già rabbrividire. Sprigiona tutta l’inquietudine che possiedono solo i luoghi dove sono avvenuti fatti nefasti.

La Chiesa dei Casalotto si trova a Valverde, un paesino alle pendici dell’ Etna e a 5 chilometri da Catania, situata all’interno dei possedimenti della famiglia di marchesi di cui porta il nome, in un vasto possedimento agricolo di ben 27 ettari. Oltre alla chiesa vi è anche la villa di 21.50 mq, dove si trovavano gli alloggi signorili e di servizio, una scuderia e attrezzature sportive, il tutto costruito con pietra lavica, marmi e pietra bianca di Siracusa.

L’incuria e il tempo hanno portato il parco a un rapido declino, a cui si sono aggiunti numerosi atti vandalici e furti. L’abbandono e lo stile gotico hanno contribuito a rendere la Chiesa un luogo di mistero e leggenda.

La storia

Prima di divenire teatro di numerosi orrori, la Chiesa di Casalotto divenne sacramentale nel 1556 e per molti anni fu luogo di celebrazioni di battesimi, matrimoni e funerali.

A seguito dell’inutilizzo, negli anni ‘80/90 nacque la moda tra i giovani catanesi di avventurarsi all’interno nella notte per provare il proprio coraggio. Purtroppo fu in una di queste circostanze che, nel 1987, Salvatore Giuffrida fu ucciso. Aveva solo 11 anni e si trovò nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Arturo L’Episcopo, la cui abitazione si trovava accanto alla chiesa, veniva continuamente infastidito dagli schiamazzi notturni che turbavano il sonno degli abitanti della zona. Il primo settembre di quell’anno, Salvatore e i suoi tre fratelli giunsero nella chiesa sconsacrata per avventurarsi lungo la navata e arrampicarsi sul campanile. Gli schiamazzi attirarono Arturo che si affacciò alla finestra per sparare due colpi intimidatori con una Beretta calibro 22: uno dei due spari prese in pieno il cranio del bambino, che morì sul colpo.

Secondo altri fatti di cronaca si dice che la chiesa di Casalotto fosse sede di messe nere e riti satanici durante le notti di plenilunio. C’è un caso in particolare che racconta le vicende di una madre vestita da suora, colta in flagrante nell’atto di violentare più volte il proprio di soli 8 anni: dietro atti tanto efferati si si potrebbe nascondere una organizzazione satanica. Indizi collegati a questo avvenimento hanno portato gli investigatori a ritenere che la setta in questione pubblicasse video di contenuto non solo satanico, ma addirittura pedofilo, per poi caricarli sul deep web.

Tuttavia, nulla di ciò resta provato dalle forze dell’ordine.

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Lo stato attuale

Oggi la chiesa e le catacombe risultano del tutto inaccessibili perché murate. La vegetazione, cresciuta senza alcun controllo, ha compromesso i terrazzamenti e le scalinate del parco, che è stato smantellato delle splendide decorazioni, come statue, vasche e fontane, che un tempo lo ornavano.

Il campanile della chiesa è danneggiato e la campana non esiste più, mentre all’interno le pareti sono state rovinate da segni e scritte vandaliche. Tuttavia il campanile resta visibile dall’autostrada Catania-Messina all’altezza dell’area di servizio di Aci Sant’Antonio.

Diversi sono i progetti di riqualificazione proposti per ridare al parco e alla chiesa l’antico splendore, ma i tentativi si sono risolti in un nulla di fatto.