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La chiesa di S. Maria del Tempio a Galatina, tra storia e leggenda

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La posizione geografica e strategica della Terra del Salento fu da sempre il principale punto di passaggio tra l’Occidente e Oriente, questo spiega le ragioni della presenza templare.  La via francigena permetteva la viabilità terrestre percorsa dai pellegrini francesi che giungevano a Roma p...

La posizione geografica e strategica della Terra del Salento fu da sempre il principale punto di passaggio tra l’Occidente e Oriente, questo spiega le ragioni della presenza templare. facciata S.Maria del Tempio

La via francigena permetteva la viabilità terrestre percorsa dai pellegrini francesi che giungevano a Roma per poi imbarcarsi dai porti della Terra del Salento per la Terra Santa. Nella città di Otranto, già dalla metà del XII secolo, la presenza templare rappresentava la principale fonte di sostentamento dell’esercito del Tempio in Terrasanta, assicurando nello stesso frangente la risorsa finanziaria per la comunità salentina. A Lecce sorgeva la Chiesa di S.Maria del Tempio, conosciuta anche come S.Maria della Sanità; altra importante testimonianza è la Torre di Belloluogo costruita alla fine del 1200 in età medioevale per volontà di Gualtiero di Brienne, su esempio dell’architettura militare angioina.

La Torre a forma di cilindro circondata dal fossato, in origine pieno d’acqua fu la dimora di Maria D’Enghein.S. Maria del Tempio Galatina Oggi 1 200x300 Al suo interno si trova la cappella affrescata con la raffigurazione di alcuni passaggi simbolici della vita terrena di S. Maria Maddalena, la prima donna a cui Cristo apparve dopo la risurrezione affidandogli la buona novella, divenendo la stessa il connubio tra cielo e terra. Molte sono le Chiese di riferimento all’antico Ordine come quella di Galatina che si suppone fosse dedicata a Santa Maria del Tempio, come la presenza a Tricase della Chiesa con la stessa denominazione. Ulteriori riferimenti riportano la presenza in Andrano di un antico ospedale del tempio che offriva assistenza ai pellegrini che si avviavano per imbarcarsi verso la Terrasanta. Nel Tempio di Salomone, ricordando che lo stile gotico, per alcuni inteso come l’evoluzione del romanico, custodisce la chiara influenza islamica con l’arco a tutto sesto e le straordinarie ogive. Gli architetti che aderirono all’Ordine si richiamarono al costruttore del tempio Hiram. Dunque l’organigramma gerarchico tipico della massoneria ufficiale si identifica con l’ombra del Tempio. Il percorso iniziatico che deve compiere il maçon partendo dalla pietra grezza servirà raffinarla fino a farla divenire mattone, che unito agli altri costruirà il Tempio di Salomone, il quale nella sua verticalità rievoca le grandi piramidi e lo stesso tempio. Lo stile flamborat si collega al legame alchemico dei quattro elementi: fuoco, aria, terra e acqua.Ubicazione S. Maria del Tempio 211x300 L’antico edificio sacro di S. Maria del Tempio di Galatina credo debba essere identificato con questo edificio, ripreso nella foto posto in piazza Vecchia a Galatina, anche se modificato o alterato nei secoli scorsi, perchè esso risponde a caratteristiche rigide per un edificio sacro e compatibili con consuetudini templari, cioè :

1- l’edificio è prominente sulla piazza,
2- è orientato est-ovest con facciata e porta d’ingresso a ovest, come tutte le chiese medievali,
3- è posto lungo una antica via di ingresso alla città, tipicamente templare,
4- è nei pressi della porta di un ingresso alla città ( forse in origine era addossata o appena fuori della cinta antica, intendo la precedente a quella orsiniana che la incluse molto al suo interno ), tipicamente templare.
5- Era sul lato di ingresso alla città di una grande e antica via di comunicazione ( con Soleto ), tipicamente templare.
6- All’edificio sacro è contigua e comunicante la parte abitativa della mansione, anche questo tipicamente templare.

S. Maria del Tempio Galatina Oggi 300x225Bisogna come dice ” Salvatore Fiori autore del libro ” Templari in Terra d’Otranto ” cominciare a fare ricerche serie e non solo osservazioni di superficie, ora comincia il bello… però bisogna coinvolgere istituzioni pubbliche, organismi culturali locali e…. i proprietari ( l’esempio di Tricase con S. Maria del tempio, restaurata dal proprietario dopo la mia sollecitazione ne è il più splendido modello da imitare ! ) “. Allora cari galatinesi, pronti a scoprire questo nuovo tesoro di arte, storia e cultura da poter accudire, studiare e rendere fruibile ? In questo giardino delle meraviglie, che è il borgo antico di Galatina, che continua a stupire, curiamo e proteggiamo uno dei fiori più belli di questo Eden, ne va anche del nostro futuro prossimo, regaliamo una chicca alle generazioni future, perchè ne siano fiere e contente di avere anche questo gioiello presente in città, ammirato ed invidiato da tutti.
Raimondo Rodia