> > La Commissione Bilancio della Camera approva la manovra: il test dell’Aula

La Commissione Bilancio della Camera approva la manovra: il test dell’Aula

La Camera dei Deputati

La Commissione Bilancio della Camera approva la manovra: il test dell’Aula è atteso per il 30 dicembre prossimo con la fiducia posta dall'esecutivo

La Commissione Bilancio della Camera approva la manovra: il test dell’Aula dopo la trasmissione del testo dal Senato è il prossimo passaggio, fisiologico e in continuità di un documento che non ha visto emendamenti della maggioranza e su cui il governo guidato da Mario Draghi è pronto a porre la fiducia. La discussione generale dovrebbe protrarsi per alcune ore e per la serata di oggi, 28 dicembre e comunque entro il 30, l’esecutivo dovrebbe “blindare” il provvedimento. A volerla definire in sintesi si tratterebbe di una “manovra green”, dato che prevede voci come fondi ad hoc, investimenti in infrastrutture sostenibili e spinta alla transizione ecologica del mondo delle imprese.

Con quindici articoli a tema “green” la Commissione Bilancio approva la manovra

Fanno fede e pesano una quindicina di articoli a tema e in sintonia con la mission del Pnrr. Fra essi spiccano i rifinanziamenti dei bonus edilizi, le norme per la lotta agli incendi, per il riassetto dei corsi d’acqua, per il contrasto al cambiamento climatico e per il potenziamento dei centri di riutilizzo. Il voto finale alla Camera è dunque atteso per mercoledì 30. Ma quali sono le misure principali?

Imprese, la Commissione Bilancio approva la manovra con un fondo per la transizione industriale

In tema di imprese nasce il Fondo per il sostegno alla transizione industriale con 150 milioni di euro a partire dal 2022. Lo scopo è favorire l’adeguamento del sistema produttivo alle politiche europee. Credito d’imposta al 15% per l’innovazione tecnologica finalizzata alla transizione ecologica o all’innovazione digitale 4.0 prorogato con 2 milioni di euro. Negli anni successivi è previsto un decalage: “Per l’anno di imposta 2023 al 10% nel limite massimo annuo di 4 milioni di euro e, per i periodi d’imposta 2024 e 2025, al 5% sempre entro i 4 milioni. Viene rinnovata anche la cosiddetta “Garanzia green” con nuovi stanziamenti per il 2022 pari a 565 milioni destinati alla copertura delle garanzie sui finanziamenti a favore di progetti del Green New Deal, per un impegno massimo della Sace pari a 3 miliardi”.

La Commissione Bilancio approva la manovra e su lavoro ed infrastrutture fra le voci di investimento spiccano le grandi metropolitane

Il tema cruciale del lavoro prevede il programma di Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori. Con esso sarà possibile sottoscrivere accordi fra autonomie locali, soggetti pubblici e privati, enti del terzo settore, associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori. Sulle infrastrutture si parte dai cardini di lotta al cambiamento climatico e riduzione delle emissioni secondo gli obiettivi di “Fit for 55”. Ecco perché la legge di Bilancio prevede la nascita del “Fondo per la strategia di mobilità sostenibile”, con 2 miliardi dal 2023 al 2034. Dove andranno queste risorse? Al rinnovo del parco autobus locale, all’acquisto di treni ad idrogeno, alla realizzazione di ciclovie, allo sviluppo del trasporto merci su ferro, all’adozione di carburanti alternativi per navi ed aerei e al rinnovo dei mezzi per l’autotrasporto. Oltre un miliardo e mezzo viene inoltre stanziato nei prossimi 15 anni per le metropolitane di Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino, mentre 3,35 miliardi dal 2022 al 2036 sono destinati agli interventi di adeguamento delle strade.

Il cardine della manovra approvata dalla Commissione Bilancio è l’ambiente: calamità naturali ed assetto idrogeologico in pole

L’ambiente fa la voce grossa: nasce il Fondo italiano per il clima, con una dotazione di 840 milioni di euro all’anno dal 2022 al 2026 e di 40 milioni dal 2027. Contro l’inquinamento verranno stanziati 50 milioni nel 2023, 100 milioni nel 2024, 150 milioni nel 2025 e di 200 milioni annui dal 2026 al 2035. Per la rimessa in efficienza delle opere idrauliche e lo scorrimento dei fiumi arrivano 5 milioni per ciascun anno dal 2022 al 2024. In tema di depurazione delle acque e di impianti di monitoraggio delle acque sono previsti 15 milioni nei prossimi tre anni. In chiosa poi dal 2023 al 2027 saranno stanziati 50 milioni l’anno per interventi di protezione civile connessi alle calamità naturali e 150 milioni nel triennio 2022-2024 saranno riservati alla lotta agli incendi. Per l’apertura dei centri per la preparazione per il riutilizzo arrivano invece 6 milioni per 2022 e 2023.