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La Corea del Nord ha fatto detonare una bomba atomica. L'ordigno ha provocato un terremoto di 6.3 gradi

Bomba atomica

La Corea del Nord ha eseguito un nuovo test nucleare, utilizzando una bomba atomica che ha provocato un terremoto di 6.3 gradi. Reazioni da tutto il mondo

La Corea del Nord ha eseguito un nuovo test nucleare, stavolta con una bomba atomica disegnata per essere utilizzata su missili balistici a media e lunga distanza. Il Kim Jong-Un ha celebrato il successo del test, effettuato con una bomba all’idrogeno.

La bomba atomica ha provocato un terremoto avvertito in tutta l’area

Il regime di Pyongyang aveva annunciato da mesi che avrebbe effettuato ulteriori test nucleari, sviluppando armi di ultima generazione. Kim Jong-Un è stato quindi di parola. Dopo i lanci di missili balistici della settimana scorsa, oggi il nuovo test con una bomba nucleare. Una bomba all’idrogeno è stata fatta detonare nel nord del paese, alle ore 12:00 locali del 2 settembre. L’onda d’urto ha provocato un terremoto di 6.3 gradi di magnitudo, avvertito distintamente anche dalla Corea del Sud. Anche il nostro INGV ha inserito l’evento nella sua lista di terremoti, confermando la magnitudo.

Il regime celebra il successo

E’ stata la televisione di stato a dare l’annuncio dell’esperimento nucleare, il sesto da quanto Kim Jong-Un ha iniziato il programma di sviluppo di armi nucleari. Pyongyang ha rilasciato una dichiarazione che secondo la quale la testata all’idrogeno che è stata fatta brillare sarebbe idonea ad essere installata su un missile balistico intercontinentale. Secondo la televisione di stato, la potenza della bomba atomica è stata 10 volte superiore a quella utilizzata nel quinto test. Un’ escalation che il regime non ha nessuna intenzione di fermare, visto che poche ore dopo ha confermato che i test nucleari sarebbero proseguiti con armi ancora più avanzate e sofisticate.

Le reazioni

L’esplosione è stata avvertita distintamente in tutti i paesi del quadrante del sud-est asiatico. Immediate le reazioni dei capi di stato di Corea del Sud, Cina, Giappone e Stati Uniti. La Corea del Sud è stata la prima a far sentire la sua voce, reclamando urgenti misure di contenimento. Oltre all’isolamento diplomatico ed economico, Seul ha chiesto che armi tattiche vengano predisposte nella regione. Dura anche la presa di posizione della Cina, che attraverso il Ministro degli Esteri ha condannato fortemente i test e ha chiesto a Kim Jong-Un di fermare le azioni dimostrative. Il Giappone ha parlato attraverso il Ministro della Difesa. Gli Stati Uniti hanno aperto una linea di comunicazione diretta con il Giappone: il Presidente in persona sta seguendo gli sviluppi della situazione in accordo con il Primo Ministro Shinzo Abe.

Le conseguenze

La detonazione della bomba atomica è stato l’ultimo episodio di un crescendo di provocazioni e preoccupazioni. Dopo le dichiarazioni di condanna, la comunità internazionale dovrà finalmente mettere in atto misure per contenere la follia di Kim Jong-Un. Nei giorni scorsi, anche Putin aveva avvertito del pericolo che tutta l’area fosse investita da un conflitto su larga scala, invitando Stati Uniti, Giappone e Cina a intensificare il dialogo. Dal canto loro, i giapponesi hanno già chiesto al Parlamento di deliberare un significativo aumento del bilancio per la difesa. L’esplosione della bomba atomica costringerà a prendere misure di sicurezza molto più intense. E’ ancora presto per dire se ciò degenererà o meno in un conflitto.