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La Corte di Giustizia dell'UE respinge un ricorso sul Green Pass: non crea discriminazione

Corte di Giustizia UE respinge ricorso sul Green Pass

La Corte di Giustizia dell'UE ha bocciato un ricorso contro le regole che regolano l'ottenimento del Green Pass, considerato strumento discriminatorio

Una sentenza destinata a far discutere, quella che è stata emessa dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, in merito ad un ricorso effettuato da alcuni cittadini italiani sul Green Pass. Ecco tutti i dettagli di quanto accaduto.

Corte di Giustizia UE respinge un ricorso sul Green Pass

Il Green Pass continua ad essere protagonista di accesi dibattiti e innumerevoli discussioni nell’era di Covid-19, c’è chi infatti continua a non arrendersi a quella che spesso viene considerata una vera e propria “dittatura sanitaria“, tra queste persone vi è una donna di Ferrara che insieme ad altri 423 cittadini, rappresentati tutti da un legale italiano, hanno scelto di presentare un ricorso al tribunale dell’Unione Europea richiedendo la sospensione temporanea delle normative che regolano il Green Pass, in attesa di un pronunciamento definitivo della Corte, ebbene la risposta della Corte di Giustizia dell’UE non si è fatta attendere molto ed è sorprendente.

Corte di Giusitiza UE respinge un ricorso sul Green Pass: le convinzioni dei cittadini 

I cittadini che hanno deciso di presentare il ricorso al tribunale dell’Unione Europea sono fermamente convinti che il Green Pass generi una discriminazione tra le persone vaccinate e quelle non vaccinate, ma non solo, identificano anche la certificazione come una violazione della libertà personale, che a loro dire dovrebbe essere garantita dall’articolo 6 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE.

Corte di Giustizia UE respinge un ricorso sul Green Pass: la sentenza

Nella sentenza emessa circa il ricorso sul Green Pass presentato al Tribunale dell’Unione Europea, il presidente Marc Van Der Woude dichara in merito alla presunta discriminazione generata dal Green Pass tra vaccinati e non:

“Nessuna argomentazione dei richiedenti dimostra, prima facie, il carattere manifesto della violazione denunciata, poichè il possesso dei certificati previsti dal regolamento non è condizione necessaria per l’esercizio del diritto alla libera circolazione”.

In buona sostanza, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha dichiarato con questa sentenza che finchè sarà consentito ottenere il Green Pass anche attraverso l’esecuzione di un tampone (che dovrà risultare negativo), le regole per l’ottenimento della certificazione non potranno mai essere identificate come fonte di discriminazione tra i soggetti vaccinati e quelli non vaccinati.