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La domenica in famiglia di Mario Draghi a Città della Pieve

La villa di Mario Draghi a Città della Pieve

Dopo i cimenti per convincere Sergio Mattarella ad accettare il secondo incarico arriva la domenica in famiglia di Mario Draghi a Città della Pieve

La domenica in famiglia di Mario Draghi a Città della Pieve assomiglia molto al riposo del guerriero, perché anche a fare la tara ai toni epici l’attuale premier è davvero reduce da una sorta di “guerra”. Quale? La guerra interna ai partiti per piazzare un successore di Sergio Mattarella e culminata con l’armistizio per sopraggiunta incapacità della politica e con il none del successore di Sergio Mattarella: Sergio Mattarella, appunto. 

Draghi a Città della Pieve: via le tossine della lotta per sciogliere il nodo Quirinale

Basterebbe solo questo per giustificare la decisione del Presidente del Consiglio di ritemprarsi dalle fatiche “quirinalizie” e dalle follie degli ultimi sei giorni nel suo “buen retiro” umbro. Perciò, come informa l’Ansa Umbria, Mario Draghi ha mollato per un attimo il timone di un’Italia che ha più istituzioni che segreterie politiche e se ne è andato ramengo nel casale acquistato nel 2008 e fatto ristrutturare nel 2011 che assieme al golf (una volta era il basket) usa per togliersi via la pressione alta dalle arterie

Missione compiuta ma solo a metà: dopo la verde Umbria al premier tocca un’agenda terribile

La mission è d’altronde compiuta e metà e a Draghi, dopo gli impazzimenti (un po’ anche suoi) per il Colle ora toccano gli impegni di governo con un’agenda che farebbe tremare i polsi ad un bonzo tibetano, con un governo shekerato da nuove fratture e con il Pnrr in spunta primaria. 

Il pranzo al ristorante del centro e poi via nella villa, a riposarsi e a dimenticare i king maker

A Città della Pieve Draghi ci era arrivato ieri, sabato 29 gennaio, intorno alle 13,30, subito dopo l’abboccamento per convincere Mattarella a chiamare di nuovo la ditta di traslochi. Un pranzo in un ristorante del centro storico del borgo perugino e poi via fra le pareti della villa da cui pare che in mattinata di oggi, 30 gennaio, il Capo del governo non sia uscito. D’altronde trattare con i king maker mancati si sa, mette stanchezza e un po’ anche sonno.