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La fiducia su Draghi salva il governo: per salvare il Paese serve molto di più

decisioni di Draghi mercoledì

La governabilità, in un quadro difficile e pericoloso come questo, non è un’opzione: è un impegno su cui l’Italia si gioca non solo la fiducia degli elettori, ma anche i capitali e gli scudi anti-crisi promessi da Europa e Bce.

Chi sta all’opposizione campa cent’anni. Ma il tempo di chi governa finisce sempre prima di una legislatura: nelle 18 legilature degli ultimi 75 anni, la durata di una squadra governo si è attestata in media a 14 mesi, la vita più breve tra i paesi occidentali. Senza la fiducia (obbligatoria) del Parlamento, anche la durata del governo Draghi sarebbe rientrata nella media: la crisi è esplosa a 17 mesi esatti dall’ insediamento dell’ex banchiere al vertice di Palazzo Chigi. La governabilità, in un quadro difficile e pericoloso come questo, non è un’opzione: è un impegno su cui l’Italia si gioca non solo la fiducia degli elettori, ma anche i capitali e gli scudi anti-crisi promessi da Europa e Bce. Ma il bisogno di stabilità viene soprattutto dal Paese. Dal governo di Alcide de Gasperi a quello di Mario Draghi, la guida del Paese è passata di mano tra 67 governi e 30 Presidenti del Consiglio, archiviando otto legislature su 18 con le elezioni anticipate. Il ricambio dei governi e l’alternanza tra partiti sono la linfa della democrazia: in Italia, sono un biglietto sulla giostra delle poltrone.

La fiducia al governo Draghi, per quanto fragile e incerta, dovrebbe ridurre almeno in parte la pressione politica e finanziaria sull’Italia. I rendimenti dei Btp sono pericolosamente vicini al 4%, l’inflazione vola e il costo del denaro potrebbe salire più velocemente del previsto: il primo aumento dei tassi sarà annunciato domani (giovedì) dal comitatato esecutivo Bce. Francoforte ha promesso protezione all’Italia con un nuovo scudo anti-spread, ma il tempo stringe e il mercato non ama l’incertezza: uno strappo sulle riforme, è un lusso insostenibile nelle attuali condizioni del paese. Ma di qui a fine legislatura, è tutta la politica italiana che sarà sotto sorveglianza speciale: il prezzo degli aiuti, è il rispetto degli impegni.

La conflittualità permanente che pervade i rapporti tra i partiti – sia nella maggioranza che nell’opposizione – ha frenato troppo a lungo lo sviluppo del paese: ora rischia persino di travolgere l’Europa.