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La giornalista Maria Ponomarenko arrestata per aver parlato dell’attacco a Mariupol

Maria Ponomarenko

Su Telegram aveva parlato dell’attacco al teatro di Mariupol in cui un missile aveva fatto 300 morti: arrestata la giornalista Maria Ponomarenko

La giornalista Maria Ponomarenko è stata arrestata per aver parlato dell’attacco a Mariupol ed in base ad una nuova legge voluta da Vladimir Putin è accusata di aver  diffuso notizie “non in linea con la realtà”. La cronista di RusNews aveva trattato lo scottante argomento del blitz aereo di Mosca sul teatro Drama di Mariupol. In queste ore il Cpi ha pubblicato un appello per chiedere la sua scarcerazione. Oltre a quella anche il ritiro delle accuse nei confronti di Ilya Krasilshchik, ex editor di Meduza, che invece aveva parlato della strage di Bucha

Arrestata la giornalista Maria Ponomarenko

Sputnnik spiega che la Ponomarenko deve affrontare l’accusa di aver diffuso pubblicamente false informazioni sull’uso delle forze armate russe su Telegram. La giornalista è in custodia cautelare 24 aprile, poi il 22 giugno ci sarà la prima udienza del processo a suo carico. Da Kiev avevano fatto sapere che il teatro, dove circa 1.500 persone erano rifugiate, è stato colpito da un missile russo che aveva fatto 300 morti

La nuova legge che “incastra” la donna

Cpi ha spiegato a sua volta che la Ponomarenko è stata accusata sulla scorta dell’articolo del codice penale modificato subito dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. Quella norma “smart” vieta la diffusione di notizie false sulla base di odio politico, religioso o ideologico. La donna adesso rischia fino a 10 anni di carcere. Le autorità russe affermano che la giornalista era la persona che gestiva il canale Telegram “No censorship”, ora chiuso, ma la Ponomarenko nega.