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La lettera di Matteo Zuppi a Giorgia Meloni: "Cei assicura dialogo"

Zuppi

Il presidente della Cei Matteo Zuppi ha inviato una lettera di congratulazioni e di auguri a Giorgia Meloni per la formazione del nuovo Governo

Dopo l’imposizione alle elezioni poliche del 25 settembre scorso, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’incarico di formare un nuovo Governo per il nostro Paese.

I messaggi di buon augurio a Giorgia Meloni

In questi giorni, in particolar modo dopo che la Meloni ha comunicato la lista dei ministri per il nuovo Governo, alla neo premier sono arrivati moltissimi messaggi di auguri per l’importante incarico che sta per andare a svolgere. Tra questi anche una lettera del presidente del Cei Matteo Zuppi, l’Arcivescovo di Bologna.

Governo, la lettera di Zuppi a Meloni: “La Cei assicura il dialogo”

Di seguito la lettera integrale di Matteo Zuppi indirizzata al nuovo Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: 

 Illustrissimo Signor Presidente, a nome mio e della Conferenza Episcopale Italiana, Le esprimo le più sincere congratulazioni per l’incarico che è chiamata a ricoprire. Con Lei si apre anche una pagina storica per il nostro Paese: il nuovo Governo è il primo guidato da una donna nel ruolo di Presidente del Consiglio.

Prima della tornata elettorale, il Consiglio Episcopale Permanente aveva ricordato agli eletti di svolgere sempre il loro mandato al servizio di tutti e nella visione dell’Enciclica Fratelli Tutti e dell’amore politico che essa indica. Le sfide sono grandi. Il Consiglio ne aveva indicate alcune, che riteneva principali: le povertà, l’inverno demografico, la protezione degli anziani, i divari tra i territori, la transizione ecologica e la crisi energetica, il lavoro, soprattutto per i giovani, l’accoglienza e l’integrazione dei migranti, lo snellimento delle procedure burocratiche, le riforme dell’organizzazione democratica dello Stato e della legge elettorale

Su tutte queste incombe la tragedia della guerra in corso che richiede l’impegno di tutti, in piena sintonia con l’Europa, nella ricerca ineludibile e urgente di una via giusta che possa finalmente condurre alla pace.

Nell’augurare buon lavoro a Lei e a tutti i membri del Suo Governo, la Chiesa che è in Italia, nel rispetto e nella distinzione degli ordini e dei ruoli, assicura che non farà mancare un’interlocuzione costruttiva ispirata unicamente dalla volontà di contribuire al perseguimento del bene comune del Paese e alla tutela dei diritti inviolabili della persona e della comunità.