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La madre di Vannini: "Uccidete Marco due volte"

Marco Vannini

Torna a parlare la madre di Marco Vannini dopo la sentenza della condanna per Antonio Ciontoli

Il 19 Maggio del 2015, il figlio di Marina Conte, Marco Vannini venne ucciso in casa della fidanzata. Il ragazzo è morto a Ladispoli, vicino a Roma, colpito da colpo di proiettile.

La vicenda

La donna è arrabbiata, senza speranze e molto delusa per la condanna emessa durante la sentenza. la pena maggiore è stata inflitta ad Antonio Ciontoli, il padre della fidanzata di Marco; alla madre Maria Pezzillo e ai figli Marina e Federico sono stati dati tre anni di reclusione. I giudici hanno previsto anche una provvisionale di 400 mila euro a favore dei genitori di Marco.

La mamma della vittima, Marina Conte, ha rilasciato un’intervista a il Messaggero, dove ha gridato “vergogna, assassini”. La donna usa parole molto forti nei confronti della giustizia che, viene accusata di non aver svolto in maniera corretta il suo lavoro, “ho confidato nella giustizia fino all’ultimo, ho pregato, ho cercato di non perdere mai la dignità”, […] “per ma la giustizia ha fallito”. La procura di Civitavecchia chiedeva per Antonio Ciontoli una condanna a 21 anni per omicidio volontario in concorso con la moglie e con i due figli. All’uomo sono state riconosciute anche le attenuanti eppure la madre è contraria anche a questa decisione e invoca invece alla “crudeltà” del gesto, “ai futili motivi” soprattutto perché se il ragazzino fosse stato soccorso in tempo avrebbe potuto salvarsi. Ciontoli invece è una persona che ha emesso i soccorsi e, con queste attenuanti, rischia di “non farsi nemmeno un giorno di galera“.

Marina Conte ripone le sue ultime speranze nel Pm, sperando che si appelli contro la sentenza ma niente può riportare alla donna un figlio morto, il suo Marco non tornerà in vita: “ho cresciuto un figlio con sani principi, educandolo al rispetto e alla fiducia negli altri e che compenso ho ricevuto io? un figlio dentro alla bara.” La donna è arrivata anche a dire che si vergogna di essere italiana ed è pronta anche a riconsegnare la sua scheda elettorale; Maria Conte non può accettare che gli assassini di sua figlia siano liberi in circolazione, “anzi sono sicuri che stanno festeggiando.

Le proteste sono arrivate anche, al momento della tempesta, da molte persone presenti un aula che hanno gridato “vergogna, oggi uccidete di nuovo Marco“. Tra gli ascoltatori qualcuno indossava anche una maglietta con la foto del giovane. La protesta è continuata anche al di fuori dell’aula; i malumori si sono concentrati contro la sentenza perché secondo la maggioranza delle persone a pagare saranno solo i genitori di Marco.