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La mamma e la sorella di Ahmed Joudier: “Gli amici sanno qualcosa”

Il povero Ahmed

La mamma e la sorella di Ahmed Joudier: “Qualcuno degli amici sa qualcosa sulla sua morte, noi non ci fermeremo fin quando non avremo la verità"

La mamma e la sorella di Ahmed Joudier: “Gli amici sanno qualcosa”, intervistate dai media e ciascuna per sua parte le due donne sono convinte che nel terribile suicidio del 15enne del Brenta c’entri qualcuno e non certo una delusione d’amore diventata input orribile per una scelta così estrema. Latifa Benijane, madre dii Ahmed Joudier, ha detto: “Qualcuno degli amici sa qualcosa sulla morte di mio figlio“. Sulla morte dell’adolescente di Padova di origini marocchine trovato morto nel Brenta ci sono molti aspetti ancora da chiarire

Le parole di mamma e sorella di Ahmed Joudier

E a parere di sua madre, suo e della sorella 17enne che per prima aveva testimoniato l’apprensione per la scomparsa di Ahmed in bici, il 15enne non si è ammazzato per un dolore d’amore ma per qualcosa di più incombente, un qualcosa di cui qualcuno vicino ad Ahmed di certo conosce almeno i presupposti e lo scenario di riferimento. Il giovane potrebbe essere stato spinto da una “mano” ignota, forse legata al giro delle sue conoscenze. Il sostituto Andrea Orlando aveva dapprima aperto un fascicolo per sequestro di persona, ma in queste ore ha modificato l’ipotesi di reato in istigazione al suicidio proprio per allargare il campo delle ipotesi di reato. 

“Noi non ci fermiamo, vogliamo la verità”

Ha detto la sorella di Ahmed al Corriere della Sera: “Qualcuno sa la verità su mio fratello e non parla perché ha paura delle conseguenze e della polizia, Ahmed non si sarebbe mai ucciso, aveva dei progetti, voleva trovare un buon lavoro, in passato aveva detto di voler diventare poliziotto, qualcuno lo ha spinto a suicidarsi“. E in chiosa: “Noi non ci fermiamo, andremo avanti fino a quando la verità non verrà fuori”.