> > La messa del Papa a Beirut: "Libano rialzati e sii profezia di pace"

La messa del Papa a Beirut: "Libano rialzati e sii profezia di pace"

Beirut, 2 dic. (askanews) -Decine di migliaia di fedeli libanesi, circa 150mila secondo le autorità locali, si sono radunati nella grande spianata del lungomare di Beirut per partecipare alla messa di Papa Leone XIV, momento clou della visita in Libano, dopo la preghiera al porto e l’incontro con i familiari delle vittime della tragica esplosione del 2020.

Nelle prime file, presenti le autorità libanesi e il presidente della Repubblica, il cristiano maronita Joseph Aoun.

Il Pontefice è arrivato in Papamobile, accolto con calore al suo passaggio tra la folla. Durante la celebrazione, forte l’appello, rivolto anche ai leader presenti, a “disarmare i cuori”, “far cadere le corazze delle chiusure etniche e politiche”, con l’invito ad “aprire le confessioni religiose all’incontro reciproco”. “Risvegliamo nel nostro intimo il sogno di un Libano unito, dove trionfino la pace e la giustizia, dove tutti possano riconoscersi fratelli e sorelle” ha detto Leone.

Parole di incoraggiamento e di speranza quelle pronunciate dal Papa nella messa che di fatto chiude il suo primo viaggio apostolico fuori dall’Italia. Quella del Libano, ha riconosciuto Prevost, è una realtà “oscurata da tanti problemi”. E ha lanciato un messaggio che riguarda tutto il Medio Oriente, martoriato dalle guerre.

“Questo è il sogno a voi affidato, è ciò che il Dio della pace mette nelle vostre mani. Libano, rialzati! Sii casa di giustizia e di fraternità! Sii profezia di pace per tutto il Levante!” ha detto. I fedeli lo hanno atteso a lungo. “Siamo venuti qui felici di partecipare a questa messa con il Papa affinché potesse portare gioia, pace e speranza nei nostri cuori. La abbiamo già, ma lui sta rafforzando la speranza dentro di noi” ha detto una donna. “Speriamo che porti la pace in questo bellissimo Paese che ospita tutte le religioni e le sette. Lo imploriamo. Speriamo che porti pace e speranza” ha detto un’altra.