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La mia grappa è una 'bomba', scattano misure anti terrorismo

imbarchi aereo

A volte i malintesi possono generare il caos. Come accaduto poco prima della partenza, dall'aeroporto Marco Polo di Venezia, di un volo Air Canada per il quale è scattato il protocollo anti terrorismo dopo le parole di uno dei passeggeri. In fase di imbarco infatti un passeggero italo-canadese di o...

A volte i malintesi possono generare il caos. Come accaduto poco prima della partenza, dall’aeroporto Marco Polo di Venezia, di un volo Air Canada per il quale è scattato il protocollo anti terrorismo dopo le parole di uno dei passeggeri. In fase di imbarco infatti un passeggero italo-canadese di origini trevigiane, ha pronunciato le parole sbagliate nel momento sbagliato. “Questa grappa è una bomba”, avrebbe detto alla compagna poco prima di salire sull’aereo; un altro passeggero poco distante ha udito tutto e preoccupato ha avvisato il comandante di quanto udito pochi minuti prima; tanto è bastato per generare preoccupazione e il caos. In realtà l’uomo stava dicendo alla fidanzata di aver portato con sè, mettendola nella stiva, una ‘grappa che è una bomba’.

Ma il protocollo anti terrorismo è scattato ugualmente e sul posto, come da regolamento, sono arrivati i vigili del fuoco, il 118 e la polizia. Ovviamente l’imbarco è stato bloccato ed è stato necessario controllare uno a uno tutti i bagagli prima di poter dare l’ok al decollo. Ci sono volute alcune ore prima che l’allarme rientrasse, quando, dopo aver parlato con i passeggeri, ci si è resi conto che si è trattato solo di un grande equivoco di uno di loro, che ha utilizzato una parola che, di questi tempi, è meglio evitare.