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La minaccia della Russia agli Usa: “L’Alaska era nostra, potremmo riprendercela”

Lo speaker della Duma Vyacheslav Volodin

Non solo il braccio di ferro sulla questione Ucraina, adesso arriva la minaccia della Russia agli Usa: “L’Alaska era nostra, potremmo riprendercela”

L’ultima minaccia della Russia agli Usa arriva per bocca di Vyacheslav Volodin, portavoce del Parlamento di Mosca: “L’Alaska era nostra, potremmo riprendercela”. Lo speaker della Duma fa chiaramente capire che le ingerenze di Washington non piacciono affatto ed ha creato una sorta di parallelismo con la vicenda che portò l’Alaska a diventare statunitense. 

“L’Alaska era nostra, potremmo riprendercela”

Ha detto Volodin: “L’Alaska è della Russia. Gli Stati Uniti dovrebbero sempre ricordarlo. Prima che si impadroniscano delle nostre risorse all’estero, devono ricordare che anche noi abbiamo qualcosa da riprenderci“. Insomma, secondo quanto riportato dall’emittente Hromadske, la Russia sta minacciando di riprendersi l’Alaska dagli Stati Uniti poiché, come l’Ucraina, “appartiene alla Russia”. 

Quando Washington comprò l’Alaska da Mosca

Lo stato in questione venne colonizzato dai russi e Mosca ci stabilì molto insediamenti. Poi, nel 1867, gli Stati Uniti acquistarono l’Alaska da Mosca per 7,2 milioni di dollari. E Volodin ha anche spiegato che “la Russia non interferisce negli affari americani, ma i politici americani hanno incolpato la Russia per tutto ciò che sta accadendo nel paese“. Tanto per essere ciliegina sulla torta come suo solito poi, il  vicesegretario del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev è tornato a parlare di escalation nucleare ed ha definito “assurdo qualsiasi tentativo di creare tribunali o corti per la cosiddetta indagine sulle azioni della Russia”.