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La presunta rivalità tra Mozart e Salieri

rivalità tra Mozart e Salieri

Per secoli si è parlato della rivalità tra Mozart e Salieri, tanto da accusare l'italiano di avere qualche responsabilità nella morte del collega. Cosa c'è di fondato in tutto questo? Scopriamolo.

Nonostante la fama e la relativa vicinanza storica del personaggio, molti aspetti della vita del grande compositore austriaco Wolfang Amadeus Mozart restano sconosciuti. In parte per l’estrema riservatezza del musicista, in parte per il proliferare di leggende e pettegolezzi sorti sul suo conto. Queste dicerie hanno reso arduo il lavoro dei biografi, che, con difficoltà, sono riusciti ad estrapolare il vero dal falso per ricostruirne la reale fisionomia umana e morale del musicista. Tuttavia, studi recenti e un’analisi più accurata della documentazione in nostro possesso, hanno almeno permesso di sfatare due presunti luoghi comuni che per un paio di secoli hanno pesato sulla figura di Mozart: la rivalità tra Mozart e Salieri e la morte per avvelenamento, fatti che sarebbero stati strettamente correlati e che invece non sono mai neppure esistiti. Conosciamo meglio i due grandi artisti.

Antonio Salieri e Wolfang Amadeus Mozart

Antonio Salieri, nato nel 1750, era un musicista italiano molto apprezzato alla corte viennese. Visse a corte per gran parte della vita, dove ricoprì l’ambito ruolo di compositore e maestro di cappella. Secondo una tradizione derivata da chiacchiere diffuse già dai contemporanei, tremendamente invidioso del genio ineguagliabile del giovane compositore salisburghese, Salieri lo avrebbe a poco a poco avvelenato provocandone la prematura scomparsa. Mozart morì infatti a soli 36 anni, il 4 Dicembre del 1791. Non è del tutto veritiero, però, che il fatto avesse suscitato sorpresa tra la gente. La moglie Costanza Weber, i familiari e la ristretta cerchia di amici che lo assistette fino alla fine, erano da tempo preoccupati per le condizioni di salute sempre più precarie del giovane musicista, aggravatesi nel corso di quell’anno. Le motivazioni, però, erano dovute a una serie di fattori che man mano le ricerche storiche e mediche vanno svelando.

La salute di Mozart

Innanzitutto, bisogna premettere che le condizioni fisiche di Mozart non furono mai ottime. Un malfunzionamento dei reni gli impedì un sano sviluppo corporeo e la statura si fermò a 1,52 centimetri. Una congenita debolezza fu la causa principale di una serie di infezioni che contrasse ripetutamente fin dalla tenera età e che finirono con il minarne irrimediabilmente lo stato generale di salute. Poco prima di morire, Mozart soffriva certamente di una grave anemia e manifestava segni di depressione e mania. Se a ciò si aggiunge che mangiava sempre meno e beveva ingenti quantità di alcolici, la sua fine prematura non può di certo stupire. Sul referto nel quale venne certificato l’avvenuto decesso dell’artista, la diagnosi fu di febbre miliare acuta“. Si tende a credere, però, che fu un insieme di patologie, più o meno serie, a determinarne la morte.

La rivalità tra Mozart e Salieri

Ma perché a lungo si è ritenuto che Mozart fosse stato avvelenato da Salieri? La voce dell’insanabile invidia che l’italiano avrebbe nutrito nei confronti di Mozart circolava a Vienna da diverso tempo. Quando Salieri, ammalatosi di demenza, durante un delirio affermò di averlo ucciso, a molti parve che questa fosse la logica conclusione dell’odio e del rancore provati dall’uomo nei riguardi del salisburghese, e sembrò la spiegazione più ragionevole alla sua morte prematura e di cause ignote. Che, in realtà, di ignoto non aveva nulla. Nel XVIII secolo si faceva fatica a prendere atto della scomparsa di un genio. Si tendeva, piuttosto, a supporre che le congetture più strane e fantasiose fossero vere, per rendere la morte di un grandissimo dell’arte più accettabile. La rivalità tra Mozart e Salieri è, dunque, una diceria basata su voci.

Cosa c’è di vero

In realtà, Salieri non solo non nutrì mai rancore o invidia nei confronti di Mozart, ma gli fu, pare, sinceramente amico. Alcune testimonianze dimostrano come l’avesse, addirittura, aiutato in diverse occasioni. C’è da considerare, inoltre, che Salieri godeva all’epoca di un successo maggiore del geniale collega. Perché avrebbe dovuto invidiarlo tanto da ucciderlo? Quale sarebbe il fondamento alla base della rivalità tra Mozart e Salieri?

I pettegolezzi

Nel 1830 il poeta russo Aleksandr Sergeevic Puskin, “raccolse” il pettegolezzo e ne fece un dramma teatrale in versi dal titolo Mozart e Salieri. Questo contribuì non poco a rovinare la reputazione dell’innocente compositore italiano. La reputazione di Salieri è oggi in netto miglioramento. La sua figura di uomo e artista è stata rivalutata alla luce di nuovi reperti e testimonianze. Il suo carattere era di natura razionale e matematica, opposto a quello fantasioso e fuori dagli schemi di Mozart, non per questo, però, meno apprezzabile. Salieri e il compositore di Salisburgo furono in realtà amici, rivali forse. Ma sempre corretti e abituati a una reciproca stima. Questo testimonia come, a volte, la Storia sia più semplice di come viene raccontata.