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La procura russa chiede altri 13 anni di carcere per il dissidente Navalny

Alexey Navalny

Ad indagini chiuse la procura russa chiede altri 13 anni di carcere per il dissidente Alexey Navalny, finito da tempo nel mirino di Vladimir Putin

Non c’è pace per Alexey Navalny, la procura russa chiede altri 13 anni di carcere per il dissidente che da tempo si oppone a Vladimir Putin e lo fa dopo una condanna già inflitta a due anni ed otto mesi. Adesso toccherà al tribunale di Lefortovo di Mosca dovrà decidere in merito, sia alla richiesta di carcere ulteriore che ad una multa di un milione e 200mila rubli. A dare la notizia sono state le due principali agenzie russe, Tass e Interfax. Navalny è accusato di frode e oltraggio alla corte, per aver sottratto dei fondi raccolti attraverso la sua fondazione per la lotta alla corruzione e per aver oltraggiato la corte durante il processo per diffamazione contro il veterano Ignat Artemenko.

Chiesti 13 anni di carcere per Navalny

I tredici anni di carcere chiesti dall’accusa andrebbero a sommarsi agli attuali due anni ed otto mesi dopo il processo “Yves Rocher”. Dal canto suo Leonid Volkov, capo dello staff di Navalny, su Telegram ha parlato di un processo-farsa: “La sentenza di Alexey Navalny è nota da tempo: l’ergastolo”.

Le parole del capo staff: “Putin si sopravvaluta”

“Fino alla fine della vita di una delle due persone: lo stesso Navalny o Vladimir Putin. Il fatto che Putin creda di resistere per altri 13 anni denota grande ottimismo e sopravvalutazione delle proprie capacità”. Poi, in chiosa velenosa: “Più o meno la stessa sopravvalutazione che tre settimane fa gli ha fatto attaccare l’Ucraina“.